Coronavirus: calano gli acquisti di case dei pensionati,soprattutto di alloggi vacanze
ROMA – L’analisi delle compravendite immobiliari, realizzate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete sul territorio nazionale nel primo semestre del 2020, evidenzia che il 7,8% degli acquisti è stato effettuato da pensionati. Si tratta della percentuale più bassa degli ultimi anni, un anno fa (primo semestre 2019) era leggermente più alta e si attestava all’8,2%, nel 2018 era dell’8,0% e nel 2017 arrivava all’8,5%.
I pensionati nel 70,9% dei casi hanno comprato l’abitazione principale, nel 20,2% dei casi hanno investito ed infine l’8,9% ha optato per la casa vacanza. Rispetto ad un anno fa diminuiscono le percentuali di acquisti per investimento e di case vacanza, contrazioni determinate anche dall’emergenza sanitaria che ha interessato il primo semestre del 2020 ed è tutt’ora in atto: in un anno gli acquisti per investimento sono passati dal 24,0% all’attuale 20,2%, mentre gli acquisti di case vacanza sono passati dal 10,3% all’attuale 8,9%.
Le compravendite dei pensionati si sono concentrate maggiormente sui trilocali (39,4%), seguiti dai bilocali (24,7%) e dai quattro locali (16,5%); ville, villette, rustici, case indipendenti e semindipendenti compongono insieme il 11,3% degli acquisti. Rispetto al primo semestre del 2019 si nota una diminuzione della percentuale di acquisti di bilocali che passano dal 28,5% all’attuale 24,7%, mentre aumenta la percentuale di compravendite di trilocali che passano dal 37,2% al 39,4%.
Spostando l’attenzione sui venditori risulta che il 28,4% di coloro che hanno venduto casa nel primo semestre 2020 è pensionato; di questi il 53,3% ha venduto per reperire liquidità, il 32,8% per migliorare la qualità abitativa e il 13,9% per trasferirsi. Rispetto al primo semestre del 2019 aumenta la percentuale di pensionati che vendono per reperire liquidità (+2,4%), sale la percentuale di chi si trasferisce (+2,0%), mentre scende quella di chi vende per migliorare la qualità abitativa (-4,4%).