Vilipendio al Capo dello Stato: leghista disse che gli fa schifo, è stato assolto
ROMA – Una sentenza che fa storia, ma che fa discutere. Si può dire che il Presidente della repubblica fa schifo e non si tratta di vilipendio.
Insultò il Capo dello Stato, ma poi è arrivata l’assoluzione. Era il 14 agosto del 2019 quando il deputato leghista e consigliere del comunale a Verona, Vito Comencini, rivolse parole oltraggiose al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante il suo comizio al raduno del Carroccio a Pontida, Comencini urlò: «Questo presidente della Repubblica, lo posso dire? Mi fa schifo». Parole che gli sono costate l’accusa di vilipendio e un processo.
Alla fine, però, c’è stata l’udienza del rito abbreviato e Comencini, come lui stesso ha fatto sapere all’Adnkronos, è stato assolto per gli insulti pronunciati più volte dal palco dell’assemblea dei giovani leghisti a Pontida.