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Coronavirus: ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. E resterà il coprifuoco dalle 22 alle 6

Natale E Ristoranti

ROMA – L’orientamento del governo è quello di mantenere i ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. Nel nuovo dpcm, inoltre, resterà il coprifuoco dalle 22 alle 6 del mattino. Ristoranti chiusi dalle 18 in zona gialla. E’ la misura che dovrebbe essere confermata dal nuovo dpcm con le misure anti contagio, a quanto emerge dal vertice in corso a Palazzo Chigi. Resta lo stop ai ristoranti anche a pranzo nelle zone arancioni e rosse. E si insiste per anticipare la messa di Natale alle 22 del 24 dicembre: in sostanza, Gesù Bambino dovrebbe nascere due ore prima. Ovviamente si continua a parlare di scuola, ma il ritorno sui banchi per il 9 dicembre sembra, ad ora, problematico.

Proprio su questi temi si è centrata la riunione fiume del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza Dario Franceschini, Roberto Speranza, Teresa Bellanova, Alfonso Bonafede, il ministro agli Affari Ue Francesco Boccia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Il vertice è durato quasi 12 ore e un nuovo incontro è in programma per oggi, 28 novembre, per proseguire la discussione sul Recovery Fund. Ed ecco alcune delle ipotesi emerse dal confronto.

Orari spalmati il più possibile lungo la giornata per i negozi, per evitare assembramenti a causa dello shopping natalizio. Blocco della mobilità tra le Regioni, con l’esclusione della possibilità per i residenti di tornare a casa. E’ questa, a quanto si apprende, la regola di base che dovrebbe valere per le zone gialle nel prossimo dpcm, per limitare l’esodo natalizio. L’intesa di massima sarebbe stata raggiunta nella riunione di Conte con i capi delegazione ma una discussione sarebbe ancora aperta e si starebbero valutando deroghe per chi abbia il domicilio in una regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare.

Il governo dovrebbe varare un unico dpcm, dal 4 dicembre, che varrà anche per il periodo di Natale. Per le festività, però, dovrebbero essere individuate regole anti contagio specifiche: lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle potrebbe valere non dal 4 dicembre ma a partire da un’altra data ancora da definire. L’obiettivo è limitare gli effetti di diffusione del contagio che potrebbe avere un eventuale esodo natalizio. Una discussione nell’esecutivo su date ed eventuali deroghe è ancora aperta.


Bennucci

Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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