Skip to main content

Coronavirus: Abruzzo diventerà arancione, in Italia non ci sono più zone rosse

Marco Marsilio, ANSA/CLAUDIO LATTANZIO

ROMA – L’Italia non ha più zone rosse. Anche l’Abruzzo diventa arancione. Il governatore Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza con la quale la regione delinea il rientro in zona arancione. Il provvedimento ha efficacia dal momento della sua pubblicazione, già da domani e il ministro Speranza, si legge in una nota dello staff del presidente, è stato informato prima dell’adozione del provvedimento.

Ma, da fonti di governo, si apprende che la regione Abruzzo aveva anticipato l’ingresso in zona rossa rispetto all’ordinanza del governo. La cabina di regia che monitora i dati di tutte le regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c’è avallo su questa ulteriore anticipazione.

L’Ansa riporta che il Governo starebbe valutando di inviare una lettera di diffida al governatore abruzzese Marco Marsilio. Nel documento verrebbe fatta richiesta al presidente della Regione di ritirare l’ordinanza che anticipa didue giorni l’entrata del territorio nella fascia arancione.

Se la richiesta non sarà eseguita, per la messa in mora, eventuali nuovi contagi avvenuti in luoghi che avrebbero dovuto rimanere chiusi, ricadrebbero sotto la diretta responsabilità dela Regione Abruzzo.

Lo stesso Francesco Boccia, ministro delle Autonomie regionali, in collegamento con la trasmissione Non è la d’Urso, ha confermato questa possibilità. «C’è la disponibilità del Governo a riconoscere la fine del periodo di zona rossa nelle tre settimane che sono necessarie e sono obbligatorie. Quindi se l’Abruzzo tornasse in zona arancione da mercoledì avrebbe l’intesa del ministero della Salute. Se la regione Abruzzo decide autonomamente di andare in zona arancione da domani mattina, sarà diffidata».

Il Paese entrerà comunque in una nuova fase: nessuna regione è più strettamente in lockdown. Restano arancioni anche Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Provincia di Bolzano, Toscana, Campania, Basilicata e Calabria. Le altre undici regioni, oltre alla provincia di Trento, sono gialle.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741