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Napoli: San Gennaro, non si è sciolto neppure il sangue in tempi di coronavirus
NAPOLI – Non è servita nemmeno la seconda messa a far sciogliere il sangue di San Gennaro. Al termine dell’ulteriore celebrazione il miracolo non c’è stato. Proseguono nella Cattedrale le preghiere dei fedeli che attendono l’annuncio.
Alle 12 la teca è stata riportata nella Cappella del tesoro e sarà nuovamente ripresa alle 16.30. Alle 18.30 sarà celebrata un’altra messa alla presenza dell’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, durante la quale i fedeli sperano che sia dato loro e alla città tutta l’annuncio dell’avvenuto miracolo.
Il miracolo di San Gennaro alla vigilia di Natale commemora il prodigioso intervento di San Gennaro che salvò Napoli da un’eruzione del Vesuvio, il 16 dicembre del 1631. Quello di dicembre, detto il miracolo laico, è il terzo appuntamento dell’anno liturgico con la liquefazione, dopo quello del sabato che precede la prima domenica di maggio e quello del 19 settembre, giorno del Martirio del patrono di Napoli e della Campania. I prodigi di dicembre e di maggio non si ripetono di sovente, a differenza di quello che accade a settembre, ma secondo la tradizione popolare non è di favorevole auspicio per la città e per i partenopei.
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