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Inps: diminuiscono i beneficiari di assegno al nucleo familiare

ANSA / ETTORE FERRARI

ROMA – Anche nel 2019 i beneficiari di assegno al nucleo familiare subiscono una flessione rispetto all’anno precedente. Lo comunica l’Inps che oggi ha pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio sulle prestazioni a sostegno della famiglia, sottolineando come tale andamento decrescente risultava già evidente negli anni precedenti per tutte le categorie di beneficiari ad esclusione dei lavoratori dipendenti del settore privato, sempre sostanzialmente stabili con un lieve aumento nel 2018.

In particolare, osserva l’istituto, la diminuzione dei beneficiari dei lavoratori dipendenti del settore privato registrata nel 2019, pari al 2,7%, potrebbe essere riconducibile al cambiamento delle modalità di richiesta del beneficio che ha comportato uno slittamento nelle richieste e quindi nell’erogazione dell’assegno ed inoltre potrebbe aver determinato, vista la gestione diretta da parte dell’INPS, un maggior rigore sulla concessione della prestazione.

Quanto ai congedi parentali nel 2019 per i lavoratori del settore privato (compresi i lavoratori agricoli) in media sono state autorizzate 51 giornate, per i lavoratori parasubordinati 62 giornate, per i lavoratori autonomi 71 giornate. Anche per i congedi parentali nel 2019 l’Inps registra una diminuzione dei beneficiari per tutte le categorie di lavoratori: in particolare per i dipendenti del settore privato tale flessione risulta pari al 5%, probabilmente riconducibile alla provvisorietà del dato riferito all’ultimo anno di aggiornamento del quinquennio.

Risulta infine in costante aumento il numero di beneficiari dei permessi per Legge 104 e dei periodi di congedo straordinario retribuiti: nel 2019 mediamente il 6,6% in più rispetto all’anno precedente.

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