Skip to main content

Brexit: trovato finalmente accordo, lo annunciano Johnson e von der Leyen, i contenuti principali

EPA/OLIVIER HOSLET / POOL

BRUXELLES – Con il Regno Unito «abbiamo trovato un accordo equilibrato sulla relazione futura. La strada è stata lunga e tortuosa, i negoziati sono stati molto difficili. E’ un accordo per il quale valeva la pena di battersi: permetterà di evitare disagi enormi per lavoratori, viaggiatori e imprese dopo il primo gennaio. Protegge gli interessi dell’Ue – continua von der Leyen – e credo che sia anche nell’interesse del Regno Unito. Pone fondamenta solide per
un nuovo inizio con un amico di lunga data e farà in modo che finalmente ci possiamo lasciare la Brexit alle spalle: l’Europa continua ad avanzare». Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen,
in videoconferenza stampa a Bruxelles.

Abbiamo firmato il primo accordo commerciale senza dazi e senza quote, un risultato mai raggiunto nell’Ue. E’ l’accordo più vasto mai firmato da ognuna delle due parti, include scambi per 668 miliardi di sterline (dato del 2019), precisa Downing Street, sottolineando che dal prossimo primo gennaio avremo piena indipendenza politica ed economica. «E’ un accordo sullo stile di quello del Canada, che proteggerà posti di lavoro nel Regno Unito e permette di riprendere il controllo delle nostre leggi e del nostro destino», ha detto il premier britannico Boris Johnson

Il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Ue, si riunirà domattina alle 10.30, a Natale, per esaminare l’accordo sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito. Ne dà notizia la presidenza tedesca.

In un memorandum riservato, e strategicamente trapelato alla stampa, il Premier britannico Boris Johnson aveva cantato vittoria nei negoziati sulla Brexit sottolineando di aver ‘portato a casa’ 28 battaglie cruciali contro le 11 vinte da Bruxelles. Nello stesso documento, preparato per far digerire l’accordo ai deputati della Camera dei comuni che dovranno votarlo, Johnson ammette di aver raggiunto un compromesso sulla pesca, dossier particolarmente sensibile per il Paese. Il 43 per cento delle questioni in discussione sono state quindi vinte da Londra contro il
17 per cento di quelle assicurate da Bruxelles e il 40 per cento concluse con un compromesso fra le parti, inclusa quindi la pesca.

ACCORDO – L’accordo sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito trovato oggi consiste in tre pilastri principali.
Anzitutto c’è un accordo di libero scambio, che riguarda gli scambi di merci e servizi, ma anche altre aree di interesse dell’Ue, come investimenti, concorrenza, aiuti di Stato, trasparenza fiscale, trasporti, energia, pesca, protezione dei dati e coordinamento sulla previdenza.
Prevede zero dazi e zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origine. Entrambe le parti si impegnano a mantenere un elevato livello di tutela ambientale, lotta al cambiamento climatico, diritti del lavoro, trasparenza fiscale e aiuti di Stato, con un enforcement efficace, un meccanismo per dirimere le controversie e la possibilità per entrambe le parti di adottare misure per rimediare alla violazione della concorrenza equa.
E’ previsto un nuovo meccanismo di gestione delle risorse ittiche nelle acque britanniche e di in quelle dell’Ue. I collegamenti aerei, su gomma, marittimi e ferroviari continueranno, proteggendo la sicurezza dei trasporti. Sull’energia, sono previste garanzie per la concorrenza equa, inclusi standard per la produzione delle energie
rinnovabili. Sul coordinamento nel campo della previdenza, l’accordo mira ad assicurare diritti ai cittadini, sia a quelli Ue che a quelli britannici.

Infine, l’accordo consente la partecipazione del Regno Unito ad una serie di programmi dell’Ue nel 2021-27, come Horizon Europe. E’ previsto un quadro per l’enforcement delle leggi e per la cooperazione giudiziaria. Per quanto riguarda la governance, viene creato un consiglio congiunto, che controllerà l’applicazione dell’accordo e che risolverà le controversie.
Meccanismi vincolanti e di risoluzione delle dispute assicureranno il rispetto dei diritti delle imprese, dei consumatori e degli individui. Questo garantirà il level playing field, impedendo che le parti possano sfruttare l’autonomia normativa per sussidiare le proprie aziende e distorcere la concorrenza. Entrambe le parti possono adottare misure di rappresaglia in caso di violazione dell’accordo, in tutte le aree di cooperazione economica.
L’accordo non copre la politica estera, la sicurezza e la difesa, per volere di Londra: pertanto, dal primo gennaio 2021 non ci sarà un meccanismo per coordinarsi in questi campi. In ogni caso, dal primo gennaio 2021 il Regno Unito lascerà il mercato unico e l’unione doganale, come pure gli accordi internazionali e le politiche dell’Ue: terminerà la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali tra Regno Unito e Ue. Avranno due mercati separati, come pure due aree regolatorie diverse. Questo, sottolinea la Commissione, creerà barriere al commercio in beni e servizi e agli scambi che oggi non esistono, in entrambe le direzioni.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741