Palermo: iniziato processo Open Arms a carico di Salvini, in aula anche il procuratore Lo Voi
PALERMO – E’ iniziata nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo l’udienza preliminare del procedimento a carico dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e omissione di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. In aula c’è anche il Procuratore capo Francesco Lo Voi, oltre all’aggiunto Marzia Sabella e il pm Geri Ferrara. Una potenza di fuoco dell’accusa degna di miglior causa, che non si era vista neppure nei processi contro Totò Riina. Evidentemente una scelta politica e mediatica. Salvini, arrivato al bunker poco dopo le 9.30, è difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno, l’ex ministra leghista.
Contro Salvini è schierato anche un battaglione di parti civili, almeno nove, che chiederanno di essere ammesse nel corso dell’udienza preliminare. Oltre a cinque migranti si sono aggiunti Mediterranea, l’associazione ‘AccoglieRete’,Legambiente, Open Arms, il comandante di Open Arms, Arci Sicilia. E se ne potrebbero aggiungere altre ancora.
Davanti all’aula bunker un presidio di trenta attivisti che hanno steso striscioni contro l’ex ministro leghista.
L’avvocato Bongiorno va subito all’attacco del comandante di Open Arms e chiede perché Marc ReigCreus, nel luglio 2019 accusato dalla procura di Repubblica di Ragusa di violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per settimane anziché accettare l’aiuto di Malta e soprattutto della sua Spagna? Secondo la difesa di Salvini sono tanti gli interrogativi che potrebbero essere sciolti nel processo. Il comandante – nella ricostruzione proposta dalla difesa agli inquirenti palermitani – dopo aver rifiutato l’offerta di Malta di far scendere almeno parte degli immigrati a bordo, aveva detto no ai Pos offerti da Madrid e ha declinato l’offerta di essere accompagnato verso le coste iberiche da una nave italiana che avrebbe garantito una navigazione più tranquilla.