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Toscana, rientro a scuola: tutto ok anche per i trasporti. Esultanza di Giani e Nardella

FIRENZE – Rientro in classe stamani per il 50% degli oltre 166mila studenti delle scuole secondarie superiori che da oggi tornano a fare lezione in presenza in Toscana.

«Con il 50% della didattica in presenza, così come prescrive l’atto di indirizzo del ministro della Salute, abbiamo consentito alle scuole superiori di riprendere da stamani in Toscana, e spero che sia qualcosa che serve anche a livello nazionale per le regioni che invece hanno avuto timore». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a margine di una visita al liceo classico Galileo di Firenze in occasione del primo giorno di rientro in classe degli studenti superiori.

«I riscontri che mi arrivano da tutta la Toscana sono positivi, sia per quanto riguarda i bus che i treni, anche il direttore regionale di Trenitalia Scarpellini mi ha appena chiamato per comunicarmi che non ci sono state criticità o sovraffollamenti. Anche su Firenze sia l’urbano che l’extraurbano hanno funzionato bene». A tracciare un primo bilancio ‘a caldo’ del ritorno in presenza è l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli che stamani era a Lucca per l’ingresso all’istituto superiore Fermi-Giorgi per poi spostarsi al Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli (Firenze) per l’uscita.

«Il test degli ingressi è andato bene poi c’è sempre un margine di errore, per cui potranno esserci disagi. Stiamo cercando di lavorare sulla collaborazione degli studenti: qui non si tratta di fare le multe davanti alle scuole, ma di coinvolgere gli studenti in un’operazione complessa, facendoli sentire protagonisti. Ho già ricevuto dai ragazzi messaggi di entusiasmo, credo che oggi sia una giornata di gioia oltre che un test importante per tutto il Paese». Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a Sky Tg24, in riferimento alla riapertura in presenza (al 50%), da oggi in Toscana, delle scuole superiori.

Tutti si assumono meriti, tipico dei politici nazionali e locali, che fanno i pavoni con le penne degli altri. Nessuno ha avuto la delicatezza di ricordare che, se tutto è andato finora bene, lo si deve anche (se non soprattutto) all’azione dei tavoli di coordinamento dei prefetti, ancora una volta essenziali per cavare le castagne dal fuoco di gocerno e enti territoriali (compresa la vanitosa regione).


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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