Renzi-Conte: muro contro muro a poche ore dal Cdm. Stasera potrebbe essere crisi di governo
ROMA – Tensione altissima a Palazzo Chigi, e stasera, 12 gennaio, potrebbe esserci criusi di governo, se nessunoi fa un passo indietro. Conte sa che non farà più il presidente del consiglio se Renzi dovesse aoprire formalmente la crisi. E allora contrattacca: «Se il leader di Iv Matteo Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Iv». Tutto il Movimento 5 Stelle, evidentemente impaurito, minaccia di isolare per sempre Renzi e i suoi. Ma da Italia Viva si risponde che non c’è alcun timore di andaere in Aula. «Non ho paura di essere asfaltato, al contrario saranno loro a non avere i numeri senza Italia Viva», ripete Renzi.
E ancora: «A differenza di ciò che raccontano a reti unificate i cantori del pensiero unico, non c’è nessuna richiesta di poltrone, nessuna polemica pretestuosa, nessun atto irresponsabile. Quello che noi stiamo facendo si chiama Politica: studiare le carte, fare proposte, dare idee. Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi dei nostri figli facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione. E se non ci sono risorse sufficienti nel piano pandemico nazionale prendiamo il Mes».
Quindi Renzi aggiunge: «Adesso è avvenuto anche sul Recovery Plan dove – almeno a parole – ci stanno dando ragione. Prima ci insultano. E poi ci danno ragione senza ammetterlo – insiste Renzi – è avvenuto sul rapporto Stato/Regioni. È avvenuto sul bicameralismo. È avvenuto sulla decontribuzione del JobsAct. È avvenuto su Industria 4.0. È avvenuto sui diritti sociali e civili. E’ avvenuto sui vaccini. È avvenuto sull’idea di Europa, su Trump, sui temi dell’Expo.È avvenuto sulla centralità della scuola”. Per poi ribadire: “Leggo le veline di oggi sulla stampa: come si fa a aprire una crisi di governo con tutti questi morti? Io rispondo: davanti a tutti questi morti, noi non vogliamo più ministeri. Vogliamo più soldi per la sanità. È così difficile da capire?». Ma nel resto della maggioranza, le continue minacce di Renzi di far uscire le sue ministre dal governo vengono accolte con fastidio e preoccupazione.