
Usa: il giorno di Biden, sarà il presidente di tutti

WASHINGTON – Sarò il presidente di tutti, è ora di voltare pagina, di riconciliarsi e unire l’America per affrontare le crisi e rilanciare l’alleanza con i nostri partner”: è il messaggio che Joe Biden vuole lanciare nel suo discorso dopo aver giurato a mezzogiorno sulla vecchia bibbia di famiglia come 46/mo presidente degli Stati Uniti – il più anziano di sempre con i suoi 78 anni – nell’Inauguration day più blindato della storia per il timore di proteste armate.
Accanto a lui, sotto lo sguardo di soli mille ospiti contro i circa 200 mila invitati tradizionalmente dai parlamentari, ci sarà Kamala Harris, che farà la storia come prima vicepresidente donna e afroamericana. Entrambi hanno voluto preparare il momento solenne con un momento nazionale di unità alla vigilia, rendendo omaggio alle 400 mila vittime americane della pandemia in una fiaccolata davanti al Lincoln Memorial, mentre in altre città si illuminavano edifici iconici, dall’Empire State building a New York allo Space Needle di Seattle.
Non a caso il tema della cerimonia inaugurale è ‘America United’, la principale sfida che Biden dovrà affrontare per sanare le ferite e le divisioni lasciate da quattro anni di presidenza Trump.
Il presidente eletto è sbarcato in una capitale protetta da 25 mila uomini della Guardia nazionale dopo aver lasciato in lacrime il suo Delaware.
Sarà il capo maggiordomo Timothy Harleth ad accogliere alla Casa Bianca il nuovo presidente americano e la first lady Jill. Trump ha deciso di ignorare tutti i rituali del passaggio delle consegne, una tradizione americana finora servita a sottolineare il fairplay fra la presidenza uscente e quella entrante. Il presidente uscente vola di primo mattino con Melania a Mar-a-Lago con l’Air Force One, senza prima aver accolto il successore alla Casa Bianca e senza partecipare alla cerimonia di giuramento.
