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Centrodestra al Colle: «No al Conte ter, ora si voti». M5S spaccato: i duri non vogliono intese con Renzi

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riunito al Quirinale con i leader del Cenmtrodestra

ROMA – Nessun appoggio a Conte e alla sua maggioranza senza numeri. Durante l’incontro coin il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Centrodestra, compatto, ha chiesto solo di andare a votare prima possibile. «Abbiamo espresso preoccupazione – ha detto Matteo Salvini – per questo governo incapace: serve soluzione rapida. Abbiamo riproposto al Presidente la richiesta di elezioni. Quindi un governo con programma coeso e maggioranza solida. Piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani. No ad appoggio di questa maggioranza. Al Presidente della Repubblica è stata quindi confermatala nostra richiesta di valutare l’ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione”. “La delegazione unitaria del centrodestra, che rappresenta la maggioranza del Paese e governa 14 regioni su 20, ha espresso al presidente della Repubblica la comune preoccupazione per la situazione sanitaria, economica e sociale in cui versa l’Italia, situazione che è stata aggravata da un Governo incapace e nato da un accordo di palazzo. La crisi, causata dai litigi, dalla vanità e dagli interessi personali di chi stava al governo, necessita di una soluzione rapida e incisiva».

SALVINI – Anche nel caso dello scioglimento delle Camere, «il Centrodestra ha confermato al Presidente della Repubblica piena disponibilità a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani – come peraltro fatto fino ad oggi e in modo spesso decisivo – a partire da un efficace utilizzo dei fondi del Recovery, dal piano vaccini fino ai ristori e ai rimborsi per famiglie e imprese. Ovviamente tutti i componenti – ha detto Salvini – si sono riservati, ove non si andasse a elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all’esito delle consultazioni in corso”.

CONTE – Nessun veto netto contro una forza politica, Iv compresa. Giuseppe Conte come premier un punto fermo. Attenzione non sui nomi ma sui programmi. Il M5S, secondo quando si apprende da diverse fonti parlamentari, starebbe definendo su queste posizioni la linea da tenere al Colle, dove salirà alle 17. La linea ufficiale sarà spiegata solo dopo l’incontro con il presidente Sergio Mattarella e una serie di riunioni si è tenuta questa mattina sul punto. Anche perché, una fronda – minoritaria ma non proprio risicata – del M5S, sostiene una posizione molto più dura nei confronti di Iv: quella del mai con Renzi e sempre con Conte. Su twitter, il senatore M5S Elio Lannutti aveva scritto: «Renzi, anziché mostrarsi col capo coperto di cenere e chiedere scusa al Paese per averlo immobilizzato quando più ha bisogno di andare avanti, ha dettato le sue condizioni con arroganza più sfacciata del solito. Per noi la strada resta: sempre col presidente Conte, ma senza Renzi».


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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