
Napoli: Morcone schernisce assessora, De Magistris insorge, maschilismo da quattro soldi e mancanza di rispetto
NAPOLI – «In una giornata come quella della Memoria, fondamentale per ricordare alle giovani generazioni l’Olocausto e che certi valori vanno tutelati, il sindaco de Magistris ha inviato una simpatica ragazza bionda». Sono le parole utilizzate dall’assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone, in un’intervista al quotidiano “Il Mattino”, per riferirsi all’assessore al Patrimonio, ai Lavori pubblici e ai Giovani del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, che ieri ha rappresentato il Comune di Napoli alle celebrazioni per il Giorno della Memoria, data l’assenza del sindaco Luigi de Magistris.
Lo stesso primo cittadino, intervenuto questa mattina a Radio Crc, ha commentato le parole di Morcone, tra l’altro suo sfidante alle comunali del 2011 da candidato del Pd e di altri partiti del centrosinistra: «Una caduta di stile, una battuta di scherno che denota un maschilismo da quattro soldi e una mancanza di rispetto», così si è espresso de Magistris difendendo Clemente «che, a proposito di legalità – ha ricordato – ha visto la camorra ammazzarle la madre nel 1997 mentre lei a 10 anni era affacciata al balcone, ed è rimasta a Napoli e oggi fa l’assessore».
Spiegando la sua assenza ieri alle celebrazioni per il Giorno della Memoria, de Magistris ha ricordato che «ero a Roma a fare riunioni molto importanti, alcune riguardanti proprio la scuola della nostra città di cui la Regione si sta occupando molto poco. Mentre lui faceva queste battute, io facevo cose molto delicate che riguardavano la città di Napoli. Ho mandato uno dei tanti assessori che ho di cui ho stima e sono orgoglioso. Declinare un’assessora con una battuta di scherno, dicendo che è giovane e bionda – ha aggiunto – denota un maschilismo da quattro soldi e una mancanza di rispetto da parte di un uomo anche più grande d’età, che dovrebbe guardare alle competenze che ci sono, dovrebbe avere rispetto per le istituzioni e non trattare le persone in questo modo solo perché sono donne e giovani. Anzi dovrebbe ringraziare per il fatto che ci sono donne e giovani che ci mettono la faccia e che si fanno eleggere, e non si fanno nominare come il prefetto Morcone. Parliamo di un uomo che fu sonoramente sconfitto 10 anni fa quando, in maniera inadeguata per i suoi evidenti limiti, si candidò a sindaco di Napoli e adesso è uno dei nominati dal presidente De Luca».
L’interessata ha replicato alla battuta infelice dell’ex prefetto: «Colpisce – oltre alla vena discriminatoria e sessista da cui, per fortuna e per merito della mia formazione e dei miei modelli etici di riferimento, non mi sento ferita ma fortemente offesa come donna – la mancanza dei più elementari codici di comportamento istituzionale. E a ben pensarci, la cosa non mi stupisce più di tanto, visto che in alcuni Palazzi della Campania la violenza verbale è una prassi quotidiana consolidata. Io sono, sì, ‘una simpatica ragazza bionda’, ma non può essere così definito un amministratore pubblico.»
Morcone l’ha sicuramente fatta fuori dal vaso, si è lasciato trascinare dalla voglia di fare battute; probabilmente non voleva offendere l’assessora, la simpatica signora bionda, ma solo attaccare De Magistris per la sua assenza.