Saldi invernali in Toscana: falsa partenza. Confesercenti: «Serve data unica»
FIRENZE – Via ai saldi invernali 2021, in ritardo causa Covid. Un avvio in sordina. Confesercenti Firenze registra tante presenze, con mascherine e debito distanziamento, nel centro cittadino e anche nelle varie realtà commerciali della città metropolitana ma a questo significativo flusso di persone non è corrisposto, almeno per ora, un andamento importante delle vendite. Ci sono ancora troppi freni alla ripresa dei consumi di abbigliamento. Per un bilancio meno sommario occorrerà comunque aspettare qualche giorno.
Mentre il presidente di Confesercenti Toscana, Nico Gronchi, parla di falsa partenza. Gente in strada, ma la percentuale di chi compra è ben lontana dai picchi degli anni passati. Soprattutto ha influito l’avvio differenziato tra le regioni. Gronchi: «Dobbiano parlare di falsa partenza. Purtroppo, nelle regioni in cui le vendite di fine stagione sono già iniziate, il bilancio è di una flessione del -40% rispetto allo scorso anno. Speriamo che il progressivo allentamento delle misure restrittive permetta di agganciare una netta inversione di tendenza nelle prossime settimane».
Ancora Gronchi: «Si debbono evitare a tutti i costi nuove restrizioni territoriali – aggiunge Gronchi in una nota -, e pur comprendendo che la tutela della salute pubblica è la priorità, se non si darà modo al settore di registrare segnali di ripresa temiamo che il 2021 sarà un anno di chiusure, non per lockdown, ma per cessata attività”. Per Gronchi, “tra le misure che possono aiutare il comparto a sopravvivere, la rottamazione delle scorte di magazzino e ristori che tengano conto dei fatturati pre-pandemia. Aldilà delle restrizioni, quella di oggi è la data giusta per delle vendite di fine stagione. Continuiamo a ribadire che la partenza dei saldi a macchia di leopardo li renda meno appetibili. Per questo torniamo a chiedere un tavolo di confronto che porti all’individuazione di una data unica di avvio». Dal presidente di Confesercenti Toscana l’invito a rinunciare agli acquisti online e a ritrovare e privilegiare per i propri acquisti gli esercizi fisici delle nostre città.
