Fiorentina sfortunata con la Samp (2-1). Biraghi e Milenkovic sfiorano il pari. Nasce un caso Pezzella? Pagelle
GENOVA – E’ stata sfortunatissima, la Fiorentina a Marassi. Protagonista di una partita tutto sommato decente, si è dovuta arrendere per due svarioni difensivi davvero imperdonabili. E ha sfiorato due volte il pareggio con Biraghi (pallone respinto sulla linea da Colley) e con Milenkovic (colpo di testa a un centrimetro dal palo all’ultimo secondo di recupero). Il primo svarione difensivo viola al 31′ del primo tempo, quando Vlahovic si è incredibilmente abbassato nella sua area, rendendo vano l’intervento di Dragowski anticipato in gol da Keita. Poi, dopo il rapido pareggio di Vlahovic (pallone respinto da Audero quando aveva già varcato la linea), la Samp ha trovato il gol della vittoria nella rtipresa, attraverso una combinazione di due nuovi entrati, Candreva e Quagliarella. Nessuno a marcare Quaglia che ha segnato grazie alla complicità di Pezzella che, con un una leggerissima derviazione, ha spiazzato Dragowski. E può darsi che proprio Pezzella sia stato considerato il responsabile del decisivo vantaggio Samp da Prandelli. Che, poco dopo, lo ha incredibilmente sostituito. Mai era stato sostituito il capitano, se non per infortunio. Un segnale? Fuori Pezzella e Venuti e in campo Malcuit e Callejon. Assedio viola, ma le due occasioni mancate n el finale sono state decisive. Che dire? Fiorentina buona, tutto sommato, ma con i difetti di sempre soprattutto davanti Kouamè non risulta incisivo. Vlahovic è andato meglio, ha anche segnato. Purtroppo ha sbagliato clamorosamente l’intervento difensivo. Nota lieta a metà campo, dove Pulgar non ha fatto rimpiangere Amrabat. E’ stato bravo e diligente. E ha avuto il merito di propiziare il gol della Fiorentina con la punizione gioiello che ha costretto Audero a una gran parata, ma respingendo centralmente per Vlahovic. La difesa? Tutto sommato male. Quarta ha avuto il merirto finale di evitare il terzo gol doriano salvando una situazione disperata, da solo, di fronte a tre avversari, ma complessivamente non gli assegno la sufficienza. Dragowski? Al di sotto delle porestazioni abituali. Peccato per lui che, a vederlo c’era Paulo Sousa, ora ct polacco. Ora vorrei che la Fiorentina, per rimediare quest’ennesima sconfitta, battesse lo Spezia venerdì. Potrebbe così coinfermare i progressi visti nella sfortunatissima partita di oggi. In caso contrario sarebbero vuove partite col batticuore per conquistare almeno la salvezza.
SORPRESA – Ha tenuto conto, Prandelli, delle critiche piovute su di lui per aver fatto giocare Eysseric dall’inizio contro l’Inter. Così, a sorpresa l’allenatore viola, sceglie di affrontare la Samp con due punte. Anche se Kouamè ha un compito doppio: quello di contenere Augello quando scende sulla fascia. In tribuna manca Rocco Commisso, già ripartito per gli Usa. Spunta, invece, a sorpresa, Paulo Sousa, ora ct della Polonia. Interessato a Bereszynski ma anche a Dragowski, le cui prestazioni maiuscole in viola sono state riportate dai media della Polonia. La fase di studio dura oltre i cinque minuti, durante i quali non succede praticamente nulla. Errori nel palleggio da parte di entrambe le squadre. All’8′ Kouamè orchestra bene, serve Vlahovic che pesticcia e si fa bloccare però tocca a sinistra per Martinez Quarta che non riesce a concludere. Il primo tiro in porta è però sampdoriano: è Damsgaard che si libera bene a tre quarti e lascia partire un diretto che impegna Dragowski in una parata a terra. Buona comunque la giocata. La Fiorentina però resta alta e costringe la squadra di Ranieri a coprirsi. Il problema per i viola sono le incursioni sulle fasce. Succede al 16′, quando Thorsby prende sul tempo Biraghi e non si fa bloccare da Quarta. Sbaglia tuttavia al momento di metterla al centro e Pulgar, di tacco, rompe la manovra doriana. Al 18′ giro palla della Fiorentina che coinviolge anche Dragowsli: tre rtocchi e pallone nella metà campo avversaria, Castrovilli trova Kouamè che non riesce a tirare e scarica su Biraghi che non conclude.
KEITA – Per una ventina di minuti, vedo una Fiorentina promettente, che chiude con tempismo, e concede poco alla Samp. Il Problema? Là davanti: sia Kouamè che Vlahovic non sfondano e si perdono proprio quando devono battere a rete. Mentre la Samp è assai più cinica: non a caso va in vantaggio con Keita al 31′. Ma c’è un gran pasticcio fra Dragowski e Vlahovic. Cos’è successo? Drago ha chiamato il pallone su angolo doriano, Vlahovic si abbassa invece di repingere e mette fuori tempo il portiere anticipato dal tocco di Keita. Peccato per Drago, infilato in maniera ingenua sotto gli occhi del suo ct. Ma Vlahovic ci ha messo del suo, a conferma della sua inesperienza: perchè non ci si abbassa mai su palloni che spiovono in area. Nemmeno se il portiere chiama, perchè c’è sempre il rischio che spunti un avversario bravo a beffarti.
VLAHOVIC – Reagisce la Fiorentina. Thorsby butta giù Castrovilli al limite. Punizione battuta benissimo da Pulgar, indirizzata all’angolo alto alla destra di Audero che, con un’acrobazia, ci arriva e respinge. Ma Vlahovic è appostato, anticipa stavolta gli avversari, e colpisce: Audero para ancora ma dentro la porta. La tecnologia interviene in favore della Fiorentina. E’ gol. Il Var controlla la posizione di Vlahovic. Che è regolare. Sì, rete convalidata. Ottavo centro per Vlahovic che si fa così perdonare la grave disattenzione in difesa. Ma c’è un altro problema per il cen travanti: negli ultimi spiccioli di recupero compie un movimento innaturale in un contrasto aereo con Colley. Si teme una distorsione alla caviglia. Finisce un primo tempo assai buono della Fiorentina, che ha preso un gol ingenuamente, però è stata altrettanto abile a pareggiare quasi subito. Bravo Castrovilli a costringere Thorsny al fallo al limite. Bellissima la punizione di Pulgar che Audero è volato a respingere, ma senza preoccuparsi di buttare via il pallone di lato e non al centro. Dove Vlahovic ha saputo colpire anticipando tutti e costringendo Audero a respingere oltre la linea di porta. Rilevato dallo scatto della tecnologia, tipo fotofinish. Samp meno brillante del previsto: in ombra Colley, giocatore che secondo me dovbrebbe giocare più avanti. Problema di Ranieri, ovviamente.
BONAVENTURA – In avvio di ripresa sospiro di sollievo: Vlahovic c’è. Attacca la Samp: la Fiorentina rischia su un angolo di Ramirez. La palla attraverso lo specchio della porta viola senza che nessuno la tocchi. Prandelli s’imbestialisce, urla: mai lasciare quei palloni! Fiorentina vicinissima al gol al 13′: Quarta svetta in area di testa e co,lpisce il palo. Pezzella riprende e sfiora il montante. Ma Pezzella era in fuorigioco. Passano pochi secondi e Bonaventura cerca il primo palo e va vicinissimo al gol. Rovesciamento di fronte ed è la Samp a far paura: Keita si allarga in area, tira ma prende l’esterno della rete. Quindi al 13′ Vlòahovic conduce il pallone dopo un buon recupero di Kouamè, passaggio in profopndità per Castrovilli, ma Bereszynski chiude in angolo. Pulgar (15′) si prende il giallo per una gomitata a Ramirez. Colpo di testa di Milenkovic nell’area doriana, diciamo da dimenticare. Ranieri prepara due cambi pesanti: in campo Candreva e l’insidioso Quagliarella. Escono Jankto e Damsgaard. Kouamè appare spuntato, più concreto Vlahovic. Castrovilli (23′) calcia alto da buonissima posizione. Che palla sprecata!
QUAGLIARELLA – Ma l’ingresso di Candreva e Quagliarella, purtroppo, cambia la partita. Candreva va via a destra, mette al centro per Quagliarella, solo al limite dell’area, che tira, leggera deviazione di Pezzella capace però di spiazzare Dragoiwski. Novantaduesimo gol di Quagliarella con la maglia blucerchiata, secondo solo a Roberto Mancini.Peccato per la Fiorentina. Ranieri non si accontenta e cambia ancora: fuori Silva e in campo Ekdal. L’arbitro ammonisce Bonaventura (33′) per un fallo, secondo me del tutto veniale, su Ramirez. La Fiorentina ha accusato il colpo del secondo gol.
PEZZELLA – Anche Prandelli resta, diciamo così, attonito. Al 37′ toglie Pezzella e Ven uti per Callejon e Malcuit. Perchè fuori Pezzella? Non vorrei nascesse un caso. Il capitano è in calo vistoso, secondo me non è stato sufficiente. Può darsi che Prandelli abbia voluto giocare il tutto per tutto, ma può anche significare che il capitano non risponda alle aspettative dell’allenatore. Al 41′ Biraghi calcia a rete ma Colley salva sulla linea. Viola sfortunati, non c’è dubbio. Ora è assedio della Fiorentina. Ranieri si copre: fuori Keita per Leris. Cinque di recupero. Prosegue l’assedio. Miracolo di Quarta, al 93′, al limite dell’area che salva il colpo del ko da solo in mezzo a tre doriani. Bravo Martinez. Milenkovic al 95′ sfiora il palo di testa. Pareggio mancato. E finisce qui. Peccato, peccato, peccato.
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