Abetone: protesta contro chiusure piste sci, striscioni contro Speranza
Abetone – Si è svolta ad Abetone l’iniziativa Io sto con gli operatori della montagna a cui hanno aderito, tra gli altri, anche i militanti di Gioventù Nazionale. Durante la protesta è stato srotolato uno striscione contro la decisione del Ministro Speranza di chiudere gli impianti da sci a poche ore dalla riapertura, La montagna merita rispetto non Speranza, e in contemporanea sono stati accesi dei fumogeni tricolore in cima al Monte Gomito.
«L’atteggiamento che c’è stato in questi mesi da parte del Governo è vergognoso, -dichiara il Consigliere regionale Diego Petrucci- questo non è il rispetto che merita la montagna. Oltre al danno, di una stagione che anche quest’anno non è mai iniziata, c’è anche la beffa per gli impiantisti e per tutti coloro che hanno speso soldi al fine di preparare le piste e i comprensori sciistici, per poi sentirsi dire qualche ora prima che non avrebbero riaperto. Per questo Fratelli d’Italia in tutta la nazione sta facendo dei flash-mob, per manifestare la nostra vicinanza alla montagna, per far si che la Regione Toscana e il Governo trovino ristori con lo scopo di risarcire tutte quelle imprese che per la seconda stagione consecutiva continuano ad avere delle enormi difficoltà. Noi non ci arrendiamo».
«La montagna merita rispetto non Speranza: è uno slogan –dichiara il Senatore Patrizio La Pietra- che stiamo portando a giro per tutti i luoghi perché vogliamo sottolineare come questi territori montani siano sottoposti, in questo momento, a una crisi profonda di carattere economico. La chiusura degli impianti da sci è stata l’ulteriore mazzata finale. Qui non si tratta solo di dare degli indennizzi alle società di risalita ma di dare un ristoro a tutta una comunità che vive intorno a questa attività. Privare la montagna della stagione sciistica, come ormai è successo, significa praticamente affossare intere comunità dal punto di vista sociale ed economico».
«Abbiamo chiesto più volte, presentando anche di recente un’ulteriore mozione, -commenta il Consigliere regionale Alessandro Capecchi- sostegni e ristori adeguati alle perdite del fatturato. Riteniamo naturalmente prioritario che la Regione Toscana si faccia interprete con il Governo Nazionale di due temi ulteriormente importanti: la messa in sicurezza e la manutenzione degli impianti con la proroga delle scadenze, altrimenti oltre al danno del mancato introito derivante dal blocco, ci sarà anche la beffa di dover spendere ulteriormente per gli adempimenti formali e burocratici. L’altro potrebbe essere l’occasione per sostenere con finanziamenti a fondo perduto la ristrutturazione degli alberghi che soffrono la crisi del settore turistico e hanno necessità di essere ammodernati e messi in sicurezza. Queste sono le battaglie che porteremo avanti».
«L’iniziativa di oggi parte a livello nazionale dal partito Fratelli d’Italia – dichiara il Coordinatore del Circolo Fratelli d’Italia Abetone Cutigliano Alessandro Olioni– e noi come circolo abbiamo collaborato nell’organizzazione perché vogliamo rispetto per la montagna, non può più essere dimenticata e ferita dalle scelte scellerate di un Ministro come Speranza. Tanti impiantisti, albergatori, baristi e lavoratori di ogni categoria, hanno speso molti soldi in questi mesi per cercare di riaprire le proprie attività e da un giorno all’altro viene deciso che deve rimanere tutto chiuso. Così non va più bene, siamo stanchi, la montagna merita rispetto».
«Dobbiamo ascoltare il grido d’aiuto che arriva dalla montagna -dichiara Fabrizio Rossi, Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia-. Maestri di sci, impiantisti, proprietari di bar, ristoranti, alberghi, attività di noleggio chiedono di lavorare, chiedono di sopravvivere dopo le ripetute chiusure a cui sono stati sottoposti. Se la montagna non dovesse riaprire neppure il prossimo 5 marzo si tratterebbe della seconda stagione invernale consecutiva in “bianco” per tutti gli operatori della montagna. E allora servono ristori immediati e corposi o sarà una catastrofe economica. Fratelli d’Italia sarà sempre al fianco di coloro che vengono dimenticati dalla politica nazionale e regionale».
«Per colpa dell’improvvida azione di Speranza, incomprensibilmente riconfermato dal Presidente Draghi, il settore turistico montano ha subito una perdita stimata sui 9,7 miliardi di euro. Il governo Draghi ha condiviso questa scelta, pertanto, si assuma la responsabilità del danno provocato e dia immediatamente adeguati indennizzi per poter salvare imprese e lavoratori di un comparto messo in ginocchio. Il governo “dei migliori”, dimostri di non essere l’ennesimo gioco di palazzo per non perdere la poltrona ed evitare di andare al voto» dichiarano il vicepresidente nazionale, Chiara La Porta, e il Presidente regionale, Gabriele Sgueglia, di Gioventù Nazionale.