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Caso Giorgia Meloni: il Pd salva la poltrona di Van Straten alla presidenza di Alinari

L'aula del Consiglio regionale della Toscana
L’aula del Consiglio regionale della Toscana

FIRENZE – Non passa la proposta di rimozione immediata di Giorgio Van Straten dalla presidenza della Fondazione Alinari. L’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia e sottoscritto anche da Forza Italia, Lega e Movimento 5 stelle, è stato bocciato dal Consiglio regionale. Il Pd ha fatto quadrato intorno a Van Straten, che era ai microfoni di Controradio insieme a Giovanni Gozzini, quando il professore dell’Università di Siena (sospeso dall’ateneo) insultò Giorgia Meloni con espressioni che sono state condannate dallo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Anche in consiglio regionale, le offese alla leader di Fratelli d’Italia sono state condannate, ma al momento di decidere la rimozione di Van Straten da una carica di pertinenza regionale, i Dem hanno respinto la richiesta. Van Straten, intellettuale di sinistra che ha già fatto parte di istituzioni importanti, dal Cda Rai alla Biennale di Venezia, fino alla direzione dell’Ufficio italiano di cultura a New York, resterà al suo posto, uscendo dalla bufera senza danni.

Il capogruppo di FdI, Francesco Torselli, ha spiegato che la Regione sulla Fondazione investe molto. Van Straten ha partecipato a una trasmissione nel corso della quale sono state rivolte pesanti offese alla parlamentare Giorgia Meloni. Credo sia doveroso manifestare, come politici e come consiglieri regionali, solidarietà personale e umana alla donna e mamma e anche alla politica. Van Straten non può rappresentare né la Regione né la Cultura della Toscana. Il biasimo di Torselli è condiviso dalla consigliera Silvia Noferi (Movimento 5 stelle) e definisce peggio del fascismo quanto accaduto nel corso della trasmissione a Controradio: Mi costringe a difendere una persona che per idee non mi rappresenta. Un politico – ribadisce – ha il diritto di esprimere la propria opinione.

Si chiede di passare dalle parole ai fatti. Serve un atto forte, perché simili cose non accadano più, dichiara la capogruppo della Lega Elisa Montemagni. Poco mi interessa che le offese siano state rivolte ad una donna, non posso essere consentite e basta. Persone con ruoli istituzionali devono avere una moralità. Devono rappresentare tutti e portare un valore aggiunto, Non servono battaglie ideologiche che sminuiscono l’essere umano, prima ancora che la donna.

Questo dibattito è già vecchio. Lo abbiamo già letto sui giornali. Massima solidarietà come esponente politica anche se distante da noi, e come donna, ma è strumentale voler coinvolgere sullo stesso piano i partecipanti a una trasmissione, dichiara il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli. Nessuno può dire che non esprimiamo solidarietà, conclude ricordando che la presidenza della Fondazione è a titolo gratuito.

Non mi aspettavo di assistere all’apologia del ‘peracottaro’ in quest’aula. È intollerabile. Ed è intollerabile che Van Straten abbia avuto un atteggiamento di bullismo ridacchiando nel sentire le offese che venivano rivolte all’onorevole Meloni. E dispiace che non abbia avuto l’integrità morale di intervenire per fermare il flusso delle offese. Sarebbe stato doveroso visto che rappresenta la Regione in una istituzione di eccellenza, dichiara Diego Petrucci (Fratelli d’Italia).

Le frasi rivolte a Meloni sono “lontane dal mondo della politica, dichiara il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che esprime vicinanza. Con l’odio non si va da nessuna parte. Attacchi ignobili non sono mai tollerabili.

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