Zingaretti: dimissioni irrevocabili da segretario Pd. E le Sardine vanno al Nazareno: per avere un ruolo
ROMA – Dimissioni irrevocabili. Nicola Zingaretti non farà nessun passo indietro rispetto alla decisione di dimettersi da segretario del Pd. E ha inviato oggi pomeriggio, 5 marzo, la lettera di dimissioni da segretario nazionale del Partito Democratico alla Presidente del partito Valentina Cuppi cui, spetterà la gestione ordinaria del Partito fino all’Assemblea nazionale del 13 e 14 marzo. Lo rende noto l’ufficio stampa del Pd.
Intanto, le Sardine annunciano un presidio: «Domani andremo al Nazareno, non come sardine, ma come semplici cittadine, attivisti, militanti di altri partiti, lavoratrici, disoccupati, antifasciste, femministe, pensionati e disillusi. Le stesse persone che riempivano le piazze un anno fa». E precisano. «Non ci andremo sfondando le porte ma chiedendo di aprirle – scrivono -. Se il PD non va al Paese, il Paese andrà al PD. Proporremo a Valentina Cuppi di portare il partito nel mare aperto del confronto, di aprire le porte delle sezioni, a partire dalla sede nazionale».
Riunione della Segreteria dem, ma senza Zingaretti, all’indomani della sua decisione di dimettersi contro lo stillicidio interno e dicendo di vergognarsi si parli solo di ‘poltrone e primarie’. ‘Ho fatto un passo di lato ma non scompaio, rispetterò le scelte dell’Assemblea sulla decisione’ delle dimissioni, ha spiegato Zingaretti stamattina, durante l’inaugurazione di un playground alla periferia di Roma. «Mi auguro che il mio gesto aiuti il PD a ritrovare la voglia di discutere anche con idee diverse ma con più rispetto e efficacia»
«Salvini stia tranquillo, il governo Draghi è forte e solido, andrà avanti e troverà il Pd al 1000 per 1000 per portare avanti il programma – ha sottolineato – Io ce l’ho messa tutta ma non c’è l’ho fatta a cambiare questo clima. Ho fatto un passo di lato, non scompaio».