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Firenze: a Tina Anselmi dedicato giardino sui lungarni. A Giovanna Botteri le chiavi della città

Il sindaco Dario Nardella durante la dedica a Tina Anselmi del giardino nel lungarno Colombo (Foto dal profilo Twitter di Nardella)

FIRENZE – Nella giornata deicata alla donna, 8 marzo 2021, Firenze ha compiuto due gesti: la dedica di un giardino sui lungarni a Tina Anselmi, prima donna ministro della Repubblica italiana, e la consegna delle chiavi della città a Giovanna Botteri, giornalista della Rai, inviata speciale anche in zone di guerra e corrispondente dall’estero, in particiolare dalla Cina dopo l’esplosione del coronavirus che, da Wuhan, ha contagiato tutto il mondo.

ANSELMI – E’ stato intitolato oggi a Firenze, sul lungarno Colombo, in occasione della giornata internazionale della donna, un giardino a Tina Anselmi (1927-2016) prima donna ministro della Repubblica e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2. Alla cerimonia di intitolazione era presente il sindaco Dario Nardella che si è detto orgoglioso di questa iniziativa, affermando poi che Anselmi ha incarnato tutti i valori della Repubblica, legati anche alla Resistenza, alla lotta per la libertà. Una donna che ha vissuto tante vite: quella di partigiana, di politica impegnata nelle grandi battaglie, di prima ministra della Repubblica e poi alla presidenza della commissione di indagine sulla P2. Tutta la sua vita è stata rivolta a quel difficile e ancora non terminato percorso di riconoscimento di una piena parità di genere nel nostro Paese. Anselmi si è battuta per la donna in modo molto concreto con proposte innovative, nel campo del lavoro, della vita sociale dell’Italia. Nardella ha aggiunto che Firenze trova un modo per dirle grazie, forse il più efficace e significativo.

BOTTERI – Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha consegnato a Palazzo Vecchio, in occasione della giornata internazionale delle donne, le chiavi della città alla giornalista Giovanna Botteri. Tra le motivazioni: Giovanna Botteri è una delle giornaliste più note e competenti del nostro paese, una grande professionista, inviata in teatri di guerra e luoghi lontani, coraggiosa e concreta, ma anche ironica e autoironica, allergica da sempre a ogni forma di stereotipo, un esempio per tante giovani donne. È stata lei, corrispondente dalla Cina, a descriverci l’esordio doloroso del Covid-19, il dramma partito da Wuhan e che purtroppo solo poche settimane dopo abbiamo toccato con mano anche qui in Italia. Così come negli anni ha dato voce dai microfoni Rai a storie lontane, senza sensazionalismi o facile retorica, solo con l’autentica passione e la competenza di una giornalista di valore. «Per me è un onore averla a Palazzo Vecchio – ha affermato Nardella nel corso dell’evento (In)visibili-Le donne nella società di oggi e di domani’ -. Verso di lei c’è stima e ammirazione, noi abbiamo bisogno di simboli e testimonianze come la sua. Il racconto di Giovanna è per noi un insegnamento e uno stimolo a interrogarci su come possiamo vivere la dimensione globale e di come possiamo affrontare le sfide e i drammi». Il sindaco ha poi aggiunto che questo riconoscimento è il simbolo della resilienza e dell’universale resistenza di Firenze».


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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