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Sicurezza nelle scuole, a quasi 20 anni da San Giuliano di Puglia poco o niente è cambiato

San Giuliano Di Puglia
Il crollo della scuola a San Giuliano di Puglia

Sono passati quasi 20 anni dalla tragedia del terremoto di San Giuliano di Puglia, nel Molise, dove 26 bambini trovarono la morte nel crollo della scuola per il terremoto che colpì quella zona. Da allora si è parlato sempre di sicurezza nelle scuole, i vari governi non hanno fatto quasi niente per migliorare la situazione, grandi promesse da parolai e pochissimi atti concreti.

Il XX Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente dimostra, ancora oggi, che meno di un edificio scolastico su due dispone del certificato di agibilità (42,1%) e di collaudo statico (47,6%).

Inoltre risulta che ricade in area sismica 1 e 2 il 43% delle scuole, di cui solo poco più del 30% è costruito con la tecnica antisismica; più dell’87% degli edifici è sotto la classe energetica C. Non è stato ancora bonificato l’amianto in 145 edifici (soprattutto al Nord) di quelli oggetto d’indagine, frequentati ogni giorno da 28.500 studenti. Non va meglio guardando agli impianti per lo sport, di cui è dotato solo la metà delle scuole, mentre il 55% circa dispone di mensa scolastica.

Un report più di ombre che di luci, diffuso in un momento cruciale, quando cioè si stanno pianificando gli investimenti delle risorse del Recovery Plan. Stando all’ultima versione per l’edilizia scolastica sarebbero previsti 6,8 miliardi di euro, un tesoretto che non bisogna disperdere. «Risorse importanti che rischiano, tuttavia, di non portare ai risultati auspicati, e necessari, se non verranno affrontate alcune criticità, ormai croniche», sottolinea l’indagine.

Il governo Renzi provò a dare un’accelerata negli investimenti per la sicurezza, ma poi tutto si è fermato. Con i governi successivi una marea di fondi sono stati destinati all’accoglienza dei migranti, per pura speculazione politica, e poi. giustificatamente, ma solo in parte – vista la politica di sole chiusure del duo Conte – Speranza – alla battaglia contro il Covid-19. Ma, dopo un anno di chiusure del governo giallorosso, ribadite finora anche da Draghi, siamo tornati al punto di partenza, tanto che gli esperti e il ministro Speranza chiedono nuovamente un lockdown totale come nel marzo 2020.

Gli interventi per la sicurezza negli edifici scolastici possono aspettare, tanto in questa situazione le scuole rimarranno chiuse e un’intera generazione di ragazzi rischia di perdere il contatto con gli amici e i compagni. Così come nel 2002 un’intera generazione di bambini di San Giuliano di Puglia fu spazzata via dal crollo della loro scuola, dove si sentivano sicuri.

In quell’occasione l’allora Capo della protezione civile Guido Bertolaso e l’allora prefetto di Campobasso, Paolo Padoin, con un’azione indefessa e continua durata 8 mesi, sempre in mezzo alla gente e ai sindaci per confortarli, riuscirono a avviare verso una vita quasi normale quelle popolazioni e a ridare alle persone la fiducia nello Stato. Che adesso, dopo 20 anni, i politici e gli amministratori attuali riescono a far vacillare fortemente.


Armadillidium Opacum 1

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