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Speranza e pandemia: anarchici, commenti volgari ma veritieri sui muri di Firenze

FIRENZE – Vi ricordate i primi periodi del lockdown, marzo 2020, quando eravamo tutti chiusi in casa, ci fidavamo di Speranza e Conte e dei tanti virologi che sputavano sentenze a getto continuo? Gli italiani obbedivano, uscivano in terrazza con le bandiere e cantavano l’inno, esponevano striscioni con l’arcobaleno con la scritta «andrà tutto bene».

A un anno di distanza la cura Speranza-Conte, ripresa da Draghi si è rivelata un fallimento, la gente, soprattutto gli operatori economici, protesta, nessuno espone più l’arcobaleno con la fatidica scritta. E vista l’ammucchiata governativa intorno a Draghi ormai non c’è più opposizione, salvo la Meloni.

Ci hanno pensato però gli anarchici fiorentini a contestare Speranza e a richiamare tutti alla dura realtà, nonostante le speranze che adesso si nutrono sugli effetti della vaccinazione, che senza dubbio giova alle case farmaceutiche produttrici. Su diversi stabili di Firenze (abitudine quanto mai riprovevole) sonio apparse scritte rosse o nere con la frase volgare, ma fondata, seguita dalla A cerchiata degli anarchici: «Andrà tutto bene una s…». Volgare ma efficace, sintetico commento alle politiche di Speranza.


KULANKA

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