Skip to main content

Torino: Salvini assolto, le motivazioni della sentenza

TORINO – Pubblicate le motivazioni della sentenza con la quale Salvini è stato assolto dall’accusa di vilipendio dell’ordine giudiziario. L’accusa era stata avanzata dall’allora procuratore della repubblica di Torino Armando Spataro, fiero avversario dei terroristi di sinistra, ma anche di esponenti del centrodestra. Un procedimento infondato che ha occupato la macchina della giustizia, avvocati e forze dell’ordine per anni, senza costrurro. E nessuno, ovviamente, paga.

Queste le ragioni per le quali il giudice del tribunale di Torino, Roberto Ruscello, aveva assolto due settimane fa il leader leghista, «perché l’imputato non è punibile per la particolare tenuità del fatto», bacchettando l’ex procuratore: «Durante un intervento di circa 14 minuti —in un congresso della Lega a Collegno, il 14 febbraio 2016 —Matteo Salvini insultò i magistrati nell’arco di circa un minuto; oltre al fatto che nessun poliziotto presente sul posto fece alcuna comunicazione di reato.

Il procuratore aggiunto Emilio Gatti aveva chiesto 3.000 euro di multa per vilipendio all’ordine giudiziario. Dopo un servizio tv della Rai —riassume il giudice nelle 8 pagine di motivazione —fu il pm (l’allora Procuratore capo Armando Spataro) ad acquisire direttamente la notizia di reato: la stessa che, in caso contrario, era «destinata, con ogni probabilità, a non lasciare alcuna traccia, a ulteriore conferma dell’esiguità dell’offesa».

Dunque, sembra argomentare il giudice, se le frasi di vilipendio fossero state così palesi e reiterate agenti e ufficiali di polizia giudiziaria presenti quel giorno al congresso leghista avrebbero fatto una segnalazione. Ma ciò non avvenne.


KULANKA

redazione@firenzepost.it

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741