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Covid: beffa di San Valentino a bar e ristoranti. Ristori per tardiva comunicazione

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FIRENZE – L’hanno definita la beffa di San Valentino. In effetti, bar e ristoranti avevano fatto rifornimenti e preso prenotazioni per domenica 14 febbraio, festa degli innamorati, salvo poi dover bloccare tutto perchè la Toscana era finita in zona arancione. Con perdita di provviste e di incassi. Per questo il Consiglio regionale, oggi 14 aprile 2021, ha votato all’una nimità una mozione che impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale per predisporre immediati e adeguati ristori per tutte le attività economiche e commerciali che sono state danneggiate dalla tardiva comunicazione del passaggio della Toscana in zona arancione.

In relazione non solo ai mancati guadagni, ma soprattutto alle spese sostenute. Sostegni economici adeguati saranno rivolti ai gestori di bar e ristoranti per coprire i danni relativi a ordini di provviste alimentati non utilizzate e alle numerose prenotazioni annullate.

È quanto prevede una mozione presentata da Gabriele Veneri (FdI) e poi emendata da Mario Puppa (Pd), che è stata approvata dall’aula all’unanimità. «Domenica 14 febbraio la Toscana è tornata alla zona arancione, ma la comunicazione delle nuove misure è avvenuta solo il venerdì precedente, impedendo ai ristoratori di potersi organizzare – ha ricordato Gabriele Veneri .- Il giorno di San Valentino sarebbe stata l’occasione per fare buoni incassi e aiutarli a superare questo difficile momento, ma la comunicazione tardiva non ha permesso di programmare il lavoro dei dipendenti ed al danno si è aggiunta la beffa di dover gettare via milioni di euro di generi alimentari». Mario Puppa ha confermatoil voto favorevole del gruppo Pd sul testo emendato.



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