Bekaert, Mise: chiesto all’Azienda di non licenziare. Tavolo il 4 maggio
ROMA – Il tavolo sulla vertenza Bekaert è stato aggiornato al 4 maggio, ultimo giorno utile di cassa integrazione per i 120 dipendenti ancora in forza alla fabbrica di Figline Valdarno (Firenze).
Alla riunione di oggi, 30 aprile, in videoconferenza, a cui ha partecipato per il Mise la vice-ministra Alessandra Todde, tutti hanno chiesto all’azienda di non procedere ai licenziamenti il 4 maggio, ma di utilizzare le ulteriori settimane di cassa integrazione per Covid-19 per arrivare alla concretizzazione di un piano che leghi il Valdarno a Piombino. L’azienda si è presa tre giorni per valutare la risposta.
«Nel progetto industriale complessivo di Piombino si apre la possibilità di dare un futuro industriale nella filiera dell’acciaio all’azienda Bekaert». Lo ha affermato Silvia Spera, responsabile dell’Area politiche industriali per la Cgil nazionale, che ha partecipato oggi al tavolo in videoconferenza del Mise per la vertenza della fabbrica di Figline. «Questa opportunità – ha aggiunto – non può non essere colta, lo si deve ai lavoratori coinvolti e a tutto il territorio. La multinazionale con un atto di responsabilità favorisca l’ operazione di reindustrializzazione utilizzando tutti gli strumenti, perché possa esserci in continuità un progetto industriale che dia futuro».