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Fiorentina: 3-3 a Bologna. Non bastano Vlahovic (2 gol) e Bonaventura. Difesa colabrodo. Pagelle

Vlahovic, diciannove gol in campionato, con i due al Bologna, sfugge al controllo di De Silvestri e Soriano
ANSA /ELISABETTA BARACCHI

BOLOGNA – Finisce con uno scoppiettante 3-3, un festival del calcio, ma con grande rimpianto per la Fiorentina, soprattutto per la fragilità della sua difesa. Vlahovic (che con la doppietta sale alla stratosferica quota di diciannove gol) e Bonaventura portano per tre volte i viola in vantaggio, ma la retroguardia, vero colabrodo, si fa sorprendere dalle giocate di Vignato e dai colpi risolutivi di Palacio, autore di una tripletta. Bravo l’argentino, vecchia volpe da area di rigore, e bravissimo il giovanissimo fornitore di palloni, Vignato, ma non è ammissibile una retroguardia così malmessa. Alla quale attriobuisco anche una mancanza di concentrazione preoccupante. Milenkovic, Pezzella e Caceres sono sembrati assenti, distaccati, lontani da una Fiorentina che, da metà campo in su, ha fatto invece il suo dovere. E aggiungo: ha fatto il suo dovere, e anche di più, anche Dragowski, autore, ancora una volta di parate determinanti. Ora dovrei naturalmente parlare di un Vlahovic bravissimo, ormai sulla soglia esaltante dei venti gol, e anche di una spaccata di Bonaventura che ha dato l’illusione di poterla chiudere anche sull’uno a due. Invece torno sulla difesa: rimarcando come molto grave l’assenza, sabato con la Lazio, di Quarta, che era diffidato e, ammonito, sarà squalificato. Iachini dovrà lavorare a fondo sui difensori della Fiorentina, che contro la Lazio potrebbe rischiare la goleada. Benino, invece, il centrocampo, dove sta crescendo Amrabat e sale di rendimento anche Pulgar, oltre a un Bonaventura assai rilevante. E addirittura capace di far gol. Malino Buiraghi, che non arriva alla sufficienza. Ribery? Gli darò un sei per la volontà e la sue giocate imprevedibili, sicuramente utili nelle ripartenze e negli alleggerimenti, ma non è il Ribery di altre partite. Un’attenuante? Il colpo rimediato da Svanbergh nel primo tempo. Era già pronto Kouamè, ma lui ha voluto tener duro. In conclusione, punto utile. Ma per salvarsi non basta ancora.

MIHAJLOVIC – Iachini attrezza la difesa con Caceres e, a metà campo, sceglie Bonaventura e Biraghi. Bologna con alcune defezioni, ma Mihajlovic ha caricato la squadra a dovere. Arbitra l’aquilano Dionisi alla sua quarta presenza in serie A. Pronti via e Fiorentina in avanti, fallo su Bonaventura: punizione (3′) di Pulgar da tre quarti, Palacio s’improvvisa difensore e spazza via. Devono passare sei minuti prima che ci sia un altro episodio da notare: al 9′ Bonaventura spinge sulla destra e serve Vlahovic che calcia di sinistro, a giro largo, pallone lontano. Il Bologna reagisce, ma la difesa della Fiorentina fa buona guardia: come al 10′, quando Orsolini va via a destra e mette al centro, però è bravo Pezzella a respingere di testa. Nuova incursione viola al 14′, Amrabat crossa a sinistra per Biraghi, traversone a centro area, dove intervengono Tomyasu e Sumaoro bravi a sventare il pericolo.

VLAHOVIC – La Fiorentina tiene bene il campo e manovra. Al 20′ destro da fuori di Pulgar, Sumaoro interviene con il braccio. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Il Bologna nemmeno pèrotesta. Giallo a Sumaoro. Batte Vlahovic che infila Skorupski con un sinistro che il portiere intuisce ma neanche sfiora. Diciottesimo gol in campionato per Dusan: 12 su azione e 6 su rigore. Va benone così. Annotazione statistica: Vlahovic è il più giovane giocatore ad aver segnato almeno 18 gol in serie A, impresa finora riuscita solo a Josè Altafini (che quando arrivò dal Brasile lo chiamavano Mazzola) nella stagione 1958-59 nel Milan.

PALACIO I – Al 26′ Orsolini porta scompiglio nella retroguardia viola, Dragowski esce ma va correttamente sul pallone e non lo tocca, anche se il giocatore del Bologns cade dolorante e chiede i soccorsi. L’arbitro fa entrare i massaggiatori ma non prende, giustamente, nessun provvedimento. Al 30′ altra occasione per i viola: cross di Biraghi e testa di Pezzella che la manda di poco sopra la traversa: Al 31′ il Bologna pareggia: azione pregevole di Vignato che si accentra, evita Bonaventura, e trova lo spiraglio per Palacio che non si fa ostacolare da Venuti e batte Dragowski col destro. Sicuramente buona e rapida la manovra rossoblù, ma Venuti ha qualche problema a difendere. Mi chiedo dove fossero Milenkovic e Pezzella.

DRAGOWSKI – Pericolosissimo, di nuovo, al 37′ Vignato, talento puro, che libera Barrow davanti a Dragowski, ma la prodezza, stavolta, è del portiere che chiude lo specchio e fa fallire al Bologna una grande occasione per il raddoppio. Bravo davvero Bartolomeo, ancora una volta baluardo estremo dietro a una difesa sempre troppo ballerina. Al 40′ Ribery, fin qui meno brillante di altre occasioni, prende un colpo in uno scontro con Svanberg e resta a terra. E’ pronto Kouamè, ma Franck resiste e torna in campo. Ma zoppica vistosamente. Al 44′ occasione viola con Bonacentura che controlla col petto e conclude di destro andando a lambire la parte alta della traversa. Finisce, dopo i 2′ di recupero, un buon primo tempo, direi anche divertente. Con un Bologna assai manovriero e imprevedibile, ma con una difesa della Fiorentina di nuovo troppo fragile e ferma. Fortuna che c’è sempre Dragowski a metterci una pezza.

PULGAR – E in avvio di ripresa è sempre il portiere a compiere un salvataggio provvidenziale con i pugni su incursione di Svanberg che però commette fallo e prende il giallo. Quindi ancora Bologna con taglio di Palacio per Vignato a contrasto con Venuti. L’arbitro interpella il Var, ma non c’è niente. Ribery è rientrato, nel secondo tempo, e sembra non risentire del colpo di Svanberg. Al 9′ s’incrociano in area De Silvestri e Caceres che subisce la botta e crolla a terra mettendosi le mani sul viso. Rigore? Caceres esce per farsi curare, ma l’arbitro non prende provvedimenti. Al 14′ viola sotto porta rossoblù: fendente da destra di Amrabat, Danilo rischia l’angolo tentando di anticipare Vlahovic, la palla va fuori. Batte Pulgar che fa spiovere in porta, ma Orsolini salva sulla linea.

BONAVENTURA – Insiste la Fiorentina e trova il gol: Venuti va via a destra per Bonaventura in area, che lascia fermo Svanberg e anticipa Skorupski mettendo la palla dentro in spaccata. Uno a due. Evvai Fiorentina. Vantaggio nel momento giusto, quando il Bologna stava distinguendosi nella manovra e nel palleggio. Iachini si copre: fuori Biraghi per Igor, che dà forse più garanzie difensive, soprattutto per bloccare le puntate di Orsolini.

PALACIO II – Non basta però alla Fiorentina per evitare il pareggio. Ancora assist del giovane Vignato (26′) per Palacio che stacca bene di testa e la mette alle spalle di Dragowskli. E’ il terzo gol dell’argentino (38enne) che non segnava da settembre. Ma la Fiorentina non ci sta. Reagisce. A dare la carica è il veterano viola, cioè Ribery.

VLAHOVIC II – Ma dura solo due minuti la situazione di parità. Perchè al 28′, su angolo chirurgico di Pulgar, il portiere Skorupski viene sbilanciato da Sumaoro, il pallone va oltre dove, puntuale, c’è Vlahovic, ben appostato sul secondo palo, che intercetta e mette dentro. Diciannovesimo gol per Dusan, ormasi lanciato verso un record personale fantastico, grazie alla sua volontà e al suo talento, ma anche, e voglio sottolinearlo, alla passione e agli insegnamenti di Prandelli. E potrebbe addirittura fare venti, Dusan, se non venisse bloccato, nella sua corsa verso la porta, da un ritorno in extremis di Vignato. Iachini chiama Ribery in panchina e fa entrare Kouamè. Mihajlovic toglie Tomyasu inserendo Olsen. Non basta nuovo cambio viola: esce Bonaventura, applaudito da Commisso, ed entra Castrovilli. Nel frattempo Igor viene ammonito per fallo su Olsen e salterà la partita con la Lazio.

PALACIO III – Purtroppo non finisce qui. Al 39′ riesplode il tandem bolognese giovane-vecchio, cioè Vignato per Palacio che infila la sua tripletta. E’ 3-3 ma lasciano di sasso le posizioni di Caceres e Pezzella, di nuovo fermi, immobili e, lo dico con dispiacere, addirittura imbarazzanti. Non a caso, la Fiorentina ha inmcassato un numero incredibile di gol. Colabrodo? Purtroppo sì. Sembra incredibile, la Fiorentina segna tre gol, andando in vantaggio tre volte, e non vince. Ma dai. Quattro minuti di recupero. Vlahovic ci prova ancora, al 93′ ha un attacco di egoismo e tira addosso a Danilo invrece di servire, comodamente, Kouamè che arriva sulla sua sinistra. Annebbiato dalla stanchezza? Forse sì. Ultima occasione per i viola: azione di Pulgar che guadagna una punizione. La batte costringendo Skorupski a una deviazione in angolo, ma non c’è più tempo. Finisce un 3-3 scoppiettante, ma con qualche rimpianto per la Fiorentina.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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