Turismo: Commissione Ue apre agli spostamenti in Europa
BRUXELLES – La Commissione UE apre al turismo e agli spostamenti. «È tempo di rilanciare l’industria del turismo e di riavviare le amicizie frontaliere in sicurezza. Proponiamo di accogliere nuovamente i visitatori vaccinati e quelli provenienti da Paesi con una buona situazione sanitaria. Ma se emergono varianti dobbiamo agire in fretta: proponiamo un meccanismo di freno d’emergenza Ue». Questo il messaggio pubblicato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, a corredo della proposta di allentamento alle restrizioni sui viaggi non essenziali verso l’Ue lanciata agli stati membri.
La Commissione, tenendo conto dello stato di avanzamento delle campagne vaccinali e dell’evoluzione della situazione epidemiologica mondiale, propone di autorizzare l’ingresso nell’Unione europea per motivi non essenziali a tutti i viaggiatori provenienti da Paesi dove la situazione dei contagi è buona. Nel dettaglio – si legge nel testo della proposta – è previsto l’ingresso nell’Ue per i turisti in arrivo da quei Paesi Terzi che hanno un tasso di notifica di 100 su 14 giorni, su 100mila persone. Tra i criteri che verranno analizzati anche le percentuali dei test condotti, i tassi di positività e le tendenze. Sulla base di questi elementi sarà stilata una lista. Apertura ai viaggi non essenziali anche a coloro che hanno ricevuto la seconda dose di un vaccino autorizzato dall’Ema o elencato nella lista di emergenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
Nello stesso tempo, l’emergere delle preoccupanti varianti del coronavirus ha portato la Commissione ha proporre un nuovo meccanismo di freno d’emergenza, coordinato a livello Ue, volto a limitare l’ingresso delle varianti nell’Unione. Questo meccanismo permetterà agli stati membri di prendere delle misure rapide e temporanee per limitare allo stretto necessario gli spostamenti dai Paesi interessati e fornirà loro il tempo di approntare delle misure sanitarie appropriate ad affrontare le nuove minacce.