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Ercolano: ricerca scopre «l’Ufficiale» di Plinio il Vecchio

ERCOLANO – Ad Ercolano, dove a breve riprenderanno gli scavi avviati 40 anni fa, una ricerca firmata dal direttore Francesco Sirano accende nuova luce sull’identità di una delle vittime ritrovate nel corso della prima campagna. Un uomo in divisa, che il furore del vulcano aveva scaraventato a terra e ucciso in pochi secondi, la faccia affondata nella sabbia, le braccia piegate in avanti a cercare appoggio.
Inizialmente identificato come un semplice soldato, racconta all’ANSA Sirano, quest’uomo, di cui si sono conservati le ricche armi e gli strumenti da lavoro che portava in spalla, potrebbe avere avuto un ruolo più importante: «un ufficiale della flotta che partecipava alla missione di salvataggio lanciata da Plinio il Vecchio per soccorrere le popolazioni affacciate su questa parte del Golfo di Napoli». Un militare della marina arrivato per soccorrere i disperati di Ercolano, da ore ammassati a centinaia sulla spiaggia e dentro ai fornici che normalmente venivano usati per il ricovero delle reti e degli attrezzi da pesca. E che invece non ce l’ha fatta, ucciso anche lui in pochi devastanti attimi dalle correnti piroplastiche scese dal Vesuvio che qui hanno travolto case, persone e cose con una velocità di 80- 100 chilometri orari, un uragano bollente che con la sua furia ha trascinato anche decine e decine di corpi in mare.

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