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Fisco: furbetti dei ristori, parte la caccia a smascherarli

ROMA – Indagini sui furbetti dei ristori. Dopo la caccia ai furbetti del reddito di cittadinanza, scoperti in tutt’Italia, ma in gran parte al sud, il fisco parte alla caccia dei furbetti dei ristori e avvia verifiche tese sia a evitare frodi allo Stato, individuando chi ha dichiarato il falso per ottenere gli aiuti, sia a cercare di premiare in tempi brevi chi ha davvero bisogno di sostegno economico a causa della crisi Covid.

Allo stesso tempo si accelera per garantire i sostegni economici alle famiglie e alle imprese più colpite. Per verifiche più mirate, l’Agenzia della Entrate utilizzerà strumenti digitali.

Tra i mezzi online di cui l’Agenzia si serve per scovare i furbetti c’è il canale Civis – acronimo di Comunicazione di irregolarità virtualizzate per intermediari serviti – che permette di gestire in modo rapido ed efficace le comunicazioni di irregolarità relative agli anni di imposta dal 2006 in poi. Fondamentale è anche l’attività di tutoraggio, per evitare l’elusione internazionale. Si tratta di un servizio che aiuta a monitorare i comportamenti delle grandi imprese, attraverso l’utilizzo di approcci differenziati in base alle caratteristiche che si presentano di volta in volta.

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