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Decreto sostegni bis: Draghi, vale 40 miliardi, c’è anche norma anti licenziamenti

ANSA/FILIPPO ATTILI CHIGI PALACE PRESS OFFICE

ROMA – Conferenza stampa di Draghi. Via libera al Decreto Sostegni bis dal Consiglio dei ministri. Oltre al pacchetto sui ristori per le attività economiche c’è anche la norma anti licenziamenti. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno, il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto.

Inoltre dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.

Oggi il Cdm ha approvato il decreto imprese, lavoro, sanità, giovani: è un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. Il decreto Sostegni bis vale circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà.

SOSTEGNI- «Quattro miliardi del dl Sostegni bis andranno ai lavoratori e alle fasce in difficoltà in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato. Bisognava attrezzarsi ad affrontare questa congiuntura che è positiva ma difficile. Per la prima volta accanto al criterio del fatturato si usa anche l’utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l’arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse. Per la prima volta c’è un fondo per la ricerca di base, si chiamerà Fondo italiano per la scienza, con 50 milioni e 150 per ogni anno a venire. E’ un investimento molto significativo per richiamare giovani e meno giovani che sono andati via. Sul Pnrr non c’è stato alcun rallentamento il tempo passato è stato necessario per affrontare la complessità dei temi. Noi per la fine di questo mese abbiamo l’attrezzatura per cominciare a partire, ma ci sono ancora tanti altri provvedimenti da prendere. Guardando alle cose da fare ho detto ‘accidenti quante cose nel mese di maggio’, ora ci stiamo arrivando ma le abbiamo fatte tutte».

«Se la situazione pandemica continua a migliorare come vediamo attualmente, mi auguro che non ci sarà bisogno di decreti di questo tipo nel corso di quest’anno. Il miglior sostegno è la riapertura», ha aggiunto Draghi.

TURISMO- Per il turismo c’è molto nel decreto attuale ma la miglior misura per il turismo sono le riaperture. Da domenica 16 maggio non è più necessaria la quarantena, ma solo un tampone negativo. Abbiamo anche rafforzato i voli Covid tested, raggiungendo Venezia e Napoli, ampliando i Paesi di provenienza. L’Italia è pronta ad accogliere i turisti da tutto il mondo.

AIUTI AI GIOVANI -«Per i giovani c’è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello stato sull’80% del mutuo. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa, sottolineando che sarà “più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell’elemento di sicurezza che manca oggi».

PROPOSTA LETTA – «Non ne abbiamo mai parlato, non l’abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli». Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo a chi gli chiede di commentare la proposta di Enrico Letta di tassare i più ricchi per pagare una dote ai giovani.

LOTTA AL COVID -«Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione di lunedì scorso sulle riaperture graduali con il rischio calcolato, per procedere un po’ alla riapertura del paese e che è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo. C’è una decisione di cui sono fiero, la sterzata che si è data sulle classi di età per le vaccinazioni, circa due mesi fa si è data priorità ai soggetti più fragili, due mesi fa la classe tra 70-79 anni era la categoria meno vaccinata tra tute le categorie, oggi siamo all’80% questo che vuol dire che è la terza coorte dopo ultra novantenni e ottantenni».

FISCO – Sulla riforma fiscale «quello che ho detto è che il principio di progressività va preservato e la riforma fiscale deve contribuire alla crescita. Non è tempo di politiche fiscali restrittive. Del dossier, se ne occuperà in futuro una commissione ad hoc».

ALITALIA- «E’ un dossier che si trascina da un po’ di tempo, ci stiamo avvicinando a una soluzione, un accordo con la commissione Ue per l’avvio della nuova Ita, la questione importante da parte della commissione è che vi sia discontinuità per la questione degli aiuti di Stato, a breve dovremo trovare questa soluzione e consentire a Ita di partire». Così il ministro dell’Economia Daniele Franco in conferenza stampa dopo l’ok al decreto Sostegni bis rispondendo a una domanda su Alitalia. «Subito dopo la partenza di Ita si porrà la questione di eventuali partner, sappiamo che vi sono partner interessati ma è qualcosa che affronteremo nella fase successiva. Penso che si riconosca il valore del brand Alitalia e verrà comunque mantenuto».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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