Tasse per le imprese: nuovo sistema di regole comuni predisposto dalla Ue
BRUXELLES – Regole comuni sulla tassazione delle imprese. La Commissione europea ha annunciato che intende presentare entro il 2023 un nuovo sistema di regole comuni sulla tassazione delle imprese, con l’obiettivo di “semplificare e rimuovere gli ostacoli” di natura fiscale all’attività imprenditoriale. Questo nuovo “Business in Europe: Framework for Income Taxation” (Befit), secondo le intenzioni di Bruxelles assicurerà un unico sistema di regole sulle imposte societarie, ridurrà la burocrazia, secondo quanto recita un comunicato, i costi di attuazione e “minimizzerà le opportunità di elusione”, mentre al tempo stesso sosterrà occupazione e lavoro.
Tecnicamente oggi la Commissione ha adottato una “comunicazione sulla tassazione delle imprese per il XXI secolo”, che delinea una strategia sia a breve che a lungo termine. Prima del nuovo quadro per l’imposizione dei redditi da imprese (Befit), Bruxelles avvierà una riflessione più ampia sul futuro dell’imposizione nell’Unione, che nel 2022 culminerà in un simposio fiscale sul tema “struttura dei sistemi fiscali dell’Ue in prospettiva del 2050”. La comunicazione adottata definisce un’agenda fiscale pratica per i prossimi due anni, con misure intese a promuovere gli investimenti produttivi e l’imprenditorialità, a tutelare meglio le entrate nazionali e a sostenere le transizioni verde e digitale.
Le misure puntano tra le altre cose a garantire una maggiore trasparenza pubblica proponendo che alcune imprese di grandi dimensioni attive nell’Ue pubblichino le loro aliquote fiscali effettive. Il ricorso abusivo alle società di comodo sarà contrastato anche con nuove misure anti-elusione; sostenere la ripresa riassorbendo la distorsione a favore del debito nella vigente imposizione delle società, che tratta in modo più favorevole il finanziamento delle imprese tramite debito rispetto al finanziamento tramite capitale. La proposta mirerà a incoraggiare le imprese a finanziare le attività mediante capitale proprio anziché mediante l’emissione di debito. In terzo luogo, la Commissione ha adottato oggi una raccomandazione sul trattamento nazionale delle perdite: questa invita gli Stati membri ad autorizzare il riporto delle perdite per le imprese almeno all’esercizio fiscale precedente. Questo si tradurrà in un vantaggio per le imprese che erano redditizie negli anni precedenti la pandemia, consentendo loro di compensare le perdite subite nel 2020 e nel 2021 con le imposte pagate prima del 2020.
La Commissione proporrà infine un prelievo sul digitale, che fungerà da risorsa propria dell’Ue e presenterà inoltre a breve un riesame della direttiva sulla tassazione dell’energia e del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, Cbam), nel contesto del pacchetto “FitFor55” e del Green Deal europeo.
Sulla tassazione delle imprese alla Commissione europea “proporremo un nuovo sistema di monitoraggio e requisiti di rendicontazione” sulle imprese fittizie (shell companies). “Il nostro scopo è combattere l’elusione fiscale, la pianificazione aggressiva e identificare questo tipo di società”, ha spiegato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa al termine della riunione del collegio della Commissione. Gentiloni ha spiegato anche perché è questo il momento giusto per un’iniziativa di tale portata: “Perché abbiamo due grandi driver: il primo è la necessità post pandemia di avere forti risorse pubbliche, la necessità di ridisegnare dei sistemi di tassazione creati prima della digitalizzazione e anche prima della globalizzazione. E il secondo driver è il potenziale accordo globale” sulla tassazione minima sulle imprese e sulla ripartizione delle tasse societarie. “Se abbiamo un accordo globale sono certo della possibilità di avere una attuazione Ue, perché non posso immaginare una Unione europea che frena su un accordo globale”.