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Tassa eredità: Salvini contro Letta, meglio tassare Amazon

Letta
Enrico Letta ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA – Nella gara a marcare gli spazi in maggioranza, Enrico Letta non arretra sulla proposta della tassa sulle eredità milionarie per garantire una dote da 10 mila euro ai diciottenni. Ma insieme alla risposta fredda del presidente del consiglio Mario Draghi, ha trovato il rifiuto fermo di Matteo Salvini, che ha definito assurda la proposta del Pd e ha rilanciato: Semmai, tassiamo le multinazionali, senza fare nomi e cognomi: Amazon.

La proposta dem prevede un’aliquota sulle eredità e le donazioni da più di 5 milioni, che possa salire gradualmente dall’attuale 4% a un massimo del 20%. «Il nostro è un Paese davvero dal cuore d’oro – ha scritto Letta su twitter ironizzando su chi critica la ‘nuova’ tassa – Vedo solidarietà diffuse a quell’1% più ricco del nostro Paese su cui ricadrebbe il peso di finanziare la dote ai diciottenni». E a chi gli chiede di usare il Recovery, il segretario dem ha risposto: «E’ assurdo. Perché ora finanziamo soprattutto a debito e quel debito, domani, lo pagheranno gli stessi giovani di oggi».

Anche Forza Italia ha ribadito il suo No: «Dare soldi ai giovani per diventare imprenditori senza prima preoccuparsi della loro istruzione e formazione è solo una proposta demagogica e di corto respiro», ha commentato la capogruppo dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. E il capogruppo alla Camera, Roberto Occhiuto: «Nonostante la sberla ricevuta da Draghi, Letta continua. Ribadiamo il concetto: con Forza Italia al governo si lavorerà esclusivamente per abbassare la pressione fiscale».

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