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Concorsi pubblici, con la riforma partono procedure per 12.000 assunzioni

Il ministro per lka pubblica amministrazione, Renato Brunetta
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

La riforma dei concorsi pubblici è ufficialmente in vigore da ieri con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.28 del 31 maggio della legge di conversione (n.76/2021) del decreto legge Covid (dl 44) che all’art.10 riscrive le regole del reclutamento degli statali.

I posti banditi, 12 mila nuove assunzioni nella p.a. Secondo i dati di palazzo Vidoni, le nuove norme sulle selezioni e il nuovo protocollo validato dal Cts che ha consentito la ripresa delle prove a partire dal 3 maggio, hanno rimesso in moto la macchina concorsuale pubblica consentendo la ripartenza dei concorsi o l’avvio ex novo delle procedure per un totale di circa 12mila posti messi a bando (11.899 per la precisione). Il Dipartimento della Funzione pubblica ha già programmato concorsi con modalità semplificate per assumere 6.303 unità complessive, tra cui 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro e 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia. Saranno indette a breve selezioni per ulteriori 1.284 posti, tra i quali 550 funzionari e impiegati del ministero dell’economia e 250 funzionari del ministero della cultura. Dal 9 all’11 giugno si svolgerà in sei sedi decentrate l’unica prova scritta digitale, della durata di un’ora, per i candidati ammessi al «Concorso Sud» dell’Agenzia per la Coesione territoriale. Concorreranno in 8.582 per 2.800 posti (suddivisi in cinque profili professionali). Delle nuove modalità semplificate ha beneficiato anche il comune di Roma: il concorso per 1.512 tra funzionari e dirigenti si svolgerà anch’esso con un’unica prova scritta digitale a partire dal 16 giugno, eliminando la prova preselettiva e quella orale. Le domande arrivate sono oltre 230 mila, di cui 20 mila per il ruolo di funzionario e quasi 34mila per il ruolo di istruttore. Il riassunto dei concorsi in programma nella tabella pubblicata su ItaliaOggi:

Era necessaria una svolta nelle assunzioni per la pubblica amministrazione sia per garantire posti di lavoro qualificati ai nostri giovani, sia per svecchiare i quadri del nostro pubblico impiego, ormai fra i più vecchi in Europa, dopo un blocco delle assunzioni durato decenni. Soprattutto in settori come la sicurezza, nel quale si avvertiva necessità assoluta di ricambio generazionale e di forze fresche,


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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