Tunnel Tav Firenze: il Comitato contesta Giani, vuol festeggiare apertura cantiere abusivo
FIRENZE – Il Comitato No Tunnel Tav torna ad attaccare le istituzioni fiorentine per la volontà di proseguire nella costruzione del tunnel di sottoattraversamento ferroviario di Firenze, e lo fa con un comunicato dal titolo eloquente: «TAV: una festa per l’apertura di un cantiere abusivo?». Ecco il testo, che non ha bisogno di commenti:
«Il Comitato No Tunnel TAV Firenze vede con molta perplessità l’euforia che ha preso le istituzioni toscane interessate alla realizzazione del Passante TAV. In particolare il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Cavriglia Leonardo Degli Innocenti pare vogliano fare un evento inaugurale, quasi una festa, per l’arrivo del primo vagone di terra in Valdarno!
Il Comitato si chiede che cosa ci sia da festeggiare in questa vicenda che dura da oltre due decenni in cui abbiamo visto di tutto e di cui ci si dovrebbe solo vergognare:
le anomalie in questo progetto sono troppe; l’opera è regolata dalle norme della legge Obiettivo, pessima, ma che prevede che i lavori siano affidati alla figura del general contractor, soggetto che oggi non esiste; i lavori sono affidati ad una “società a responsabilità limitata” controllata da FS che non ha le caratteristiche per esserlo. Tutto questo è regolare? O siamo davanti all’ennesima irregolarità amministrativa? O peggio?
per aprire i cantieri furono fatte forzature quando ancora il progetto non era approvato,
gli errori progettuali sullo smaltimento delle terre hanno fermato lo scavo delle gallerie per 15 anni finché si è dovuto ricorrere a varie modifiche normative per poter dire “si parte”,
fu rimosso il responsabile del settore VIA della Regione perché bocciò il progetto per costruire tre colline di fango a Santa Barbara,
si è avuto l’aumento vertiginoso dei costi per 500 milioni, richiesta poi magicamente sparita da ogni bilancio rintracciabile; che fine hanno fatto quelle richieste?
le inchieste della magistratura hanno aperto una finestra sul ciò che si nasconde sotto questa vicenda: corruzione ai vertici politici e aziendali, infiltrazioni di camorra, truffa, l’aver montato una fresa taroccata, traffico di rifiuti, l’aver messo a rischio una scuola durante lo svolgimento delle lezioni, eccetera, eccetera
diversi comitati, non solo questo, hanno denunciato che non esiste la valutazione di impatto ambientale per la stazione Foster (nei documenti si continua a chiamarla ipocritamente “Belfiore”, un progetto abbandonato da 20 anni) e si è deciso che anche l’aggiornamento del progetto per farne fermata di bus, con una importante modifica del progetto stesso e della mobilità cittadina, non deve essere sottoposto a VIA.
L’analisi costi benefici fatta due anni fa dice chiaramente che l’analisi è positiva perché è un potenziamento della direttrice principale in Italia, ma è totalmente negativa per Firenze e la Toscana. Su questo presidenti e sindaci tacciono, anzi festeggiano.
In Valdarno l’arrivo delle terre sta eccitando i sindaci del luogo abbagliati dall’arrivo delle compensazioni monetarie (21 milioni) con cui rifaranno la viabilità di qualche quartiere; forse saranno opere utili, ma perché accettare questi lavori, in fondo di importo ben misero in confronto al Passante, solo in cambio dello sventramento inutile di Firenze e di uno sperpero miliardario?
Questa politica non ha più nemmeno la capacità di immaginare una progettualità che non sia sgocciolamento di una elemosina dai bilanci di una società sovvenzionata dallo stato come le FS».
Comitato No Tunnel TAV Firenze