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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2021%2F03%2FIl Generale Francesco Paolo Figliuolo Foto ANSA

Coronavirus Italia, bollettino del 15 giugno. Aumentano morti (63) e contagi (1.255). Figliuolo riprogramma vaccinazioni

Fugluolo
Il generale Francesco Paolo Figliuolo TONINO DI MARCO

ROMA – Bollettino Covid Italia del 15 giugno, su dati del ministero della salute. Aumentano, quasi raddoppiano, i deceduti, crescono anche i nuovi contagi. Sono 63 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 36, mentre salgono a 1.255 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 907.

Sono 212.112 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati sempre in 24 ore. Ieri erano stati 79.524. Il tasso di positività è dello 0,6%, in calo rispetto all’1,1% di ieri. Sono 504 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 32 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 26 (ieri erano stati 11). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.333, in calo di 132 unità rispetto a ieri.

Stiamo riprogrammando insieme alle Regioni, dando supporto nelle riprenotazioni e andando bilanciare con riserve strategiche. Abbiamo bilanciato con undici regioni per mitigare i disagi ai cittadini. Così il Commissario per l’Emergenza Covid, Francesco Figliuolo intervenuto sulla riprogrammazione delle somministrazioni alla luce delle nuove disposizioni sugli under 60.

Al momento non c’è ancora alcuna richiesta di nuove dosi da parte nostra, ma stiamo studiando. Il Piano comunque ad oggi resta sostenibile, ha spiegato il Commissario per l’Emergenza, in merito a eventuali richieste di carichi aggiuntivi di dosi mRna da parte dell’Italia. Il Piano è ancora fattibile – ha aggiunto – . Mi ero preso margini di manovra d’accordo con Draghi. Da qui a fine settembre arriveranno oltre 54 milioni e mezzo di dosi. Entro quella data siamo in grado di coprire 80% platea vaccinabili. E siccome il pericolo è sempre dietro l’angolo, avere una riserva non guasta mai e quindi ben vengano qualora dovessero arrivare dosi aggiuntive e anticipazioni di quelle nell’ultimo trimestre.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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