Firenze: San Giovanni senza fochi. Calcio storico: si gioca a settembre
FIRENZE – E’ un altro San Giovanni anomalo: senza fochi e senza calcio storico. La pandemia ha stravolto, per il secondo anno consecutivo, la festa del patrono di Firenze. A parziale consolazione, stasera, dalle 22, le sei Porte storiche della città, più San Miniato al Monte, il Loggiato dell’Istituto Innocenti e le Rampe del Poggi saranno illuminate per ricordare i fochi assenti.
Per il calcio storico, invece, è arrivata la notizia: si giocherà a settembre, esattamente sabato 11: ma sarà una sola partita, la finale tra Azzurri e Verdi, perchè Rossi e Bianchi hanno rinunciato a giocare, secondo il presidente del Calcio, Michele Pierguidi, a causa della pandemia. «Azzurri e Verdi, Santa Croce e San Giovanni – ha spiegato Pierguidi – sono i quartieri che hanno accettato di giocare il Torneo 2021. Bianchi e Rossi hanno fatto scelte diverse, comprensibili e legate ai problemi causati dalla pandemia. Ma noi vogliamo dare un segnale di ripartenza. Vogliamo giocare e vogliamo offrire ai fiorentini il consueto, bellissimo, spettacolo del Calcio».
«La nostra – ha aggiunto – sarà la prima rievocazione storica a ripartire dopo il periodo di pandemia. È lo stesso segnale che dettero i fiorentini giocando nel 1530 quando la città, sotto l’assedio da parte delle truppe di Carlo V, giocò ugualmente il suo calcio». E l’immagine del Calcio storico 2021 sarà ispirata proprio alla tradizione rinascimentale: «Vogliamo ricreare la piazza del 1530 – ha affermato Pierguidi – ma, a causa del Covid, non saranno montate le tribune in piazza, ma gli spettatori saranno i 550 personaggi storici del Corteo storico».
La partita dell’11 settembre sarà comunque visibile da tutti: «È stato fatto un bando internazionale per aggiudicare i diritti per la trasmissione televisiva in tutto il mondo – ha concluso Pierguidi – e a giorni partirà anche il bando per la trasmissione della partita in Tv sul territorio della Toscana, dove sarà visibile in chiaro e in diretta. Plaudo all’amministrazione comunale, che ha scelto di ripartire offrendo questo grande spettacolo alla città di Firenze».