Firenze ricorda Odoardo Spadaro, omaggio al Cimitero delle Porte Sante
FIRENZE A 56 anni dalla morte la città di Firenze ricorda uno dei suoi artisti più noti e significativi, Odoardo Spadaro. A rendergli omaggio, sabato 26 giugno alle 9, al Cimitero delle Porte Sante, dov’è sepolto, l’assessore alla cultura della memoria Alessandro Martini ed il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli.
Alle 11 l’assessore Martini e il consigliere Rufilli si recheranno in via Santo Spirito, 39 dove verrà posta una targa che ricorderà dove ha vissuto lo chansonnier fiorentino.
Ricordare Odoardo Spadaro è doveroso. Lo faremo alle Porte Sante, dove è sepolto e, soprattutto, in San Frediano dove ha vissuto tutta la sua fiorentinità. È stato un artista – spiega l’assessore alla cultura della memoria Alessandro Martini – che ha saputo promuovere la città nel Mondo. È un gesto molto importante del quale, insieme a tanti, dobbiamo essere fieri. Far memoria e rendere vivo il ricordo di un artista e di un fiorentino, che ha dato tanto non solo come cantante ma anche come cittadino, è importante. Odoardo Spadaro è nel cuore di molti, soprattutto nelle persone un po’ più attempate, ma è anche nel cuore di tanti giovani – aggiunge Martini – che del suo impegno culturale ed artistico, che ha trasmesso, hanno potuto trarne spunti in termini di passione, entusiasmo e professionalità. Ha fatto conoscere Firenze per il bene di tutta la comunità.
Ricordiamo Odoardo Spadaro nel 56° anniversario dalla sua scomparsa e verrà posta una targa – annuncia il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – nel luogo dove è nato per testimoniare che Odoardo è ancora tra noi e che la sua musica, a distanza di decine di anni, ci accompagna e ci fa vivere sempre emozioni importanti. Con noi ci sarà Gianmaria Vassallo, colui che viene definito un po’ l’erede di Odoardo e che ci ricorderà, con la sua chitarra, il grande valore artistico di Spadaro.
Ho voluto fortemente questa targa che testimonia dove è nato Odoardo, in via Santo Spirito, come “simbolo di ricordo” da dove Odoardo è partito per conquistare poi il Mondo, e credo – aggiunge Mirco Rufilli – che ricordare le origini ci possa anche aiutare a vedere meglio il futuro che abbiamo davanti. Ringrazio l’amministrazione tutta, l’assessore Martini oggi, ma anche la ex assessora Giachi, che portò in giunta la mia richiesta un anno fa.