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Firenze: al Teatro del Maggio Musicale concerto di Mehta e Baremboim. Poi si guarda la partita nel foyer

Mehta E Baremboim
Mehta e Baremboim al Maggio

FIRENZE – Per l’83° Festival del Maggio Musicale Fiorentino al Teatro del Maggio martedì 6 luglio alle 20 ultimo concerto del ciclo dedicato a Johannes Brahms col maestro Zubin Mehta sul podio dell’Orchestra del Maggio e Daniel Barenboim; in programma la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 e il Concerto in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83. Al termine, chi vorrà potrà seguire la partita della semifinale degli Europei 2020 tra Italia e Spagna sugli schermi in sala Zeffirelli e nel foyer di platea.

Zubin MehtaeDaniel Barenboim, amici fraterni di una vita, hanno tra loro un sodalizio artistico che innumerevoli volte li ha portati a condividere il palco, non solo al Maggio. Recentemente le ultime occasioni per ascoltarli assieme sono state effettivamente a Firenze: il 2 giugno 2019 (in cui sono state eseguite composizioni di Edgard Varèse, Ludwig van Beethoven e Nicolaj Rimsky-Korsakov) e il 23 giugno 2020 (con in programma musiche di Franz Schubert e Ludwig van Beethoven).

In apertura del concerto, la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90, definita da Hans Richter “l’Eroica di Brahms”, che fu composta abbastanza rapidamente nel 1883 da un Brahms nel pieno della sua maturità artistica e del suo successo: era considerato il più eminente e il più grande musicista dopo Bach e Beethoven ed era talmente contento di sé da canticchiare per strada, nel corso delle passeggiate quotidiane a Wiesbaden dove era in vacanza, i temi della sinfonia fra i quali quel motivo di tre note, fa-la bemolle-fa, che la apre, ripetendo secondo la nomenclatura alfabetica tedesca (F A F) le iniziali del motto giovanile “Frei aber froh”, libero ma felice. Il successo alla prima esecuzione fu enorme e la Sinfonia, definita con autoironia dall’autore “disgraziatamente troppo celebre”, conquistò in breve l’Europa. Clara Schumann la descrive come un’opera grandiosa e piena di poesia dove “tutti i movimenti scaturiscono come da una colata unica, da un battito del cuore, ogni movimento un gioiello”.

Il programma prosegue col Concerto n° 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83, portato a termine nel 1881, opera complessa e tormentata, che anziché limitarsi ai tre tempi consueti al concerto per strumento solista ne ha quattro, come se fosse una sinfonia, con l’introduzione fra il primo tempo e l’Andante di un movimento in qualche modo riconducibile alla funzione dello Scherzo. Numerosi i passaggi virtuosistici nella parte solistica, che riesce a imporsi su un tessuto orchestrale pur fitto e articolato.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazzale Vittorio Gui)

Martedì 6 luglio 2021 alle 20

Biglietti da 25 a 100 euro in vendita anche direttamente sul sito del Maggio

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