
Migranti: Sos Mediterranée e Ocean Viking chiedono asilo all’Europa per 572 persone. Ma intanto la nave fa rotta verso la Sicilia
ROMA – Le inarrestabili Ong, che setacciano il Mediterraneo per salvare e traghettare clandestini preferibilmente in Italia, tentano nuovamente di costringere l’Europa e l’Italia ad accettare la loro politica d’immigrazione.
Ecco quanto comunica Sos Mediterranée: «In poco più di 72 ore, la Ocean Viking – la nave di soccorso noleggiata dall’organizzazione civile marittima e umanitaria SOS MEDITERRANEE – ha salvato 572 persone da sei imbarcazioni in difficoltà nel Mediterraneo centrale, nella totale assenza di coordinamento da parte delle autorità marittime. Il team di SOS MEDITERRANEE a bordo ha anche trovato cinque barche di legno vuote che sono state intercettate dalla guardia costiera libica nella regione di ricerca e soccorso maltese.
Quello a cui abbiamo assistito in mare in questi giorni è straziante dice Luisa Albera, Coordinatrice di ricerca e soccorso di SOS MEDITERRANEE a bordo della Ocean Viking. Non solo ci è capitato di salvare centinaia di persone – che hanno corso il rischio di morire in mare piuttosto che rimanere in Libia – senza alcun coordinamento da parte delle autorità marittime, ma abbiamo anche avvistato resti di barche intercettate dalla Guardia Costiera libica, anche nella regione di ricerca e soccorso maltese. Tutte le persone intercettate sono state forzatamente e illegalmente respinte in Libia, che non può essere considerata un luogo sicuro secondo il diritto internazionale. Chiediamo ora all’Unione europea di coordinare almeno lo sbarco dei 572 sopravvissuti, attualmente a bordo della nostra nave, in un luogo sicuro.
Il più grande salvataggio della Ocean Viking: centinaia di persone stipate su una barca di legno.
Nella notte tra domenica e lunedì, nel buio pesto e dopo quattro ore di ricerca, la squadra di soccorso di SOS MEDITERRANEE ha trovato una barca di legno precedentemente individuata dall’aereo Colibrì 2 di Pilotes Volontaires. 369 fra uomini, donne e bambini erano stipati su una grande barca di legno che rischiava di rovesciarsi. Le nostre squadre non avvistavano da diversi anni queste grandi imbarcazioni di legno lanciate dalle coste della Libia.
183 minori, compresi due bambini con disabilità, tra i sopravvissuti.
Domenica notte, una donna ha dovuto essere trasportata su una barella per essere evacuata dalla barca su cui si trovava. In un’operazione di soccorso che ha portato al salvataggio di 71 persone da un’altra barca di legno sovraffollata nelle prime ore di domenica mattina, quattro persone hanno dovuto essere trasportate in barella dal loro natante alla Ocean Viking. Nei giorni scorsi, il team medico di SOS MEDITERRANEE a bordo della Ocean Viking ha curato casi di bruciature da carburante, ustioni da sole, disidratazione ed estremo affaticamento dovuti a queste terribili traversate. Alcuni sopravvissuti hanno riferito di aver trascorso fino a tre giorni in mare aperto prima di essere salvati. Inoltre, due sopravvissuti, entrambi parte dei 183 minori a bordo, sono disabili. Uno di loro, parzialmente paralizzato, era a bordo di una barca di legno insieme alla sua sedia a rotelle».
L’appello è lanciato, nessuno risponde, ma la rotta della nave è ben tracciata e visibile su vesselfinder.com (vedi sopra), in direzione e non molto distante da Lampedusa e Agrigento. Dove le Ong sanno di trovare ambiente favorevolissimo in molti ambienti politici e nella magistratura di quel capoluogo di provincia. E’ il colmo, nave che batte bandiera norvegese, Ong francese, ma destinazione sempre e soltanto in Italia. Ma la magistratura vorrà indagare prima o poi su queste circostanze?
