Aziende in crisi: nuove misure approvate dal Consiglio dei ministri
ROMA – Via libera del Consiglio dei ministri alle Misure urgenti a tutela dei lavoratori delle aziende in crisi. La norma prevede in via eccezionale, per le imprese con un numero di dipendenti non inferiore a mille che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, la concessione del trattamento di integrazione salariale – di cui all’art.8, del decreto 22 marzo 2021 convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021 – per massimo tredici settimane fruibili fino al 31 dicembre 2021. Previsto anche l’esonero delle quote Tfr per imprese in procedura fallimentare o in amministrazione straordinaria.
Il Cdm ha anche approvato due norme proposte dal Ministro Andrea Orlando. La prima norma consente ad Embraco l’accesso integralmente gratuito alla proroga della cassa per cessazione di sei mesi, rimuovendo in questo modo le resistenza da parte della curatela fallimentare ad utilizzare il recente provvedimento adottato dal governo, e una seconda norma permetterà all’ex Ilva di accedere alle tredici settimane di cassa integrazione in considerazione della rilevanza strategica dell’azienda.
“Con responsabilità stiamo lavorando per cercare soluzioni in grado di tutelare quanto più è possibile i lavoratori. Quella approvata in Cdm è una misura che consente di dare respiro e proseguire per ex Embraco nella eventuale ricerca di una soluzione industriale assicurando la proroga di sei mesi dell’ammortizzatore sociale per cessata attività. Questo senza oneri consentendo quindi al curatore fallimentare di fare istanza immediata”. Lo scrive il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un messaggio inviato al Pd torinese. Orlando avrebbe dovuto incontrare a Torino i lavoratori della ex Embraco.