Reddito di cittadinanza: 1.152 extracomunitari lo percepivano illecitamente a Genova. Danno di 3,5 milioni di euro
GENOVA – Sono sempre di più le irregolarità scoperte nella concessione del reddito di cittadinanza, in particolare a cittadini extracomunitari che approfittano così dell’insipienza grillina. Un capolavoro di di Maio e soci che dovrebbe essere abolito alla svelta, altro che esultanza dal balcone di Piazza Venezia.
I finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano del I Gruppo di Genova, agli esiti di una specifica indagine in materia di tutela della spesa pubblica, in sinergia e collaborazione con l’Inps, hanno accertato l’illiceità di 1.532 domande di reddito di cittadinanza presentate nel 2020 da extracomunitari domiciliati nel capoluogo ligure prive dei requisiti necessari, quali la residenza e il soggiorno sul territorio nazionale per dieci anni (di cui gli ultimi due continuativi).
L’indagine nasce nell’ambito dell’intensificazione dei controlli eseguiti dalle fiamme gialle anche attraverso l’incrocio di dati e informazioni tratte dalle numerose banche dati in uso al Corpo, nonché da informazioni raccolte con la collaborazione della Questura. La corposa lista di indebiti beneficiari è stata tempestivamente segnalata – in accordo con la Procura della Repubblica di Genova – ai locali uffici INPS, che hanno così proceduto con l’immediata interruzione dell’erogazione e la revoca del beneficio. Le indebite somme percepite dall’erario ammontano a complessivi 3.458.736,04 euro, che proiettate sull’intero periodo di erogazione (pari a 18 mesi) sarebbero state pari a 11.881.339 euro. Dagli accertamenti svolti è poi emerso che numerosi dei beneficiari, anziché acquistare beni di prima necessità come previsto dalla normativa, hanno monetizzato l’importo accreditato sulla card emessa dalle Poste, attraverso la compiacenza di alcuni commercianti operanti nel centro storico genovese.