Firenze: scontri manifestazione antisistema, comune chiede di costituirsi parte civile
FIRENZE – Il Comune di Firenze ha chiesto di costituirsi parte civile nel corso dell’udienza preliminare originata dalle indagini sui disordini avvenuti nel corso della manifestazione ‘anti-sistema’ che si tenne il 30 ottobre nel capoluogo toscano, protesta che sfociò in guerriglia urbana tra le vie del centro storico, durata fino a tarda notte.
Danneggiamento di beni pubblici e privati, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata e fabbricazione e lancio di oggetti incendiari: questi reati contestati a vario titolo ai 24 imputati, una decina dei quali oggi hanno annunciato l’intenzione di chiedere riti alternativi.
Il 3 febbraio scorso nell’ambito delle indagini sette persone, tutte legate ad ambienti anarco-antagonisti, sono finite agli arresti domiciliari.
La manifestazione, chiamata ‘Fate girare Firenze’, fu convocata attraverso un volantino anonimo diffuso sui social. Vi aderirono diverse centinaia di persone: un mondo variegato, che comprendeva anche diversi lavoratori dei settori in crisi a causa del Covid. Secondo le indagini, condotte dalla digos e coordinate dal pm Fabio Di Vizio, a cavalcare la protesta furono esponenti del mondo anarco-antagonista. Mentre prima dei fatti il sindaco Nardella aveva lanciatio l’allarme sul pericolo di strumentalizzazione delle destre, una previsione azzeccatissima, come si vede, ma la politica ha le sue esigenze.