Turismo religioso attira in Italia 3 milioni di persone l’anno (dati pre-Covid)
ROMA – Dai cammini ai santuari, dalle chiese ai luoghi sacri più in generale, in Italia sono molti i luoghi meta di
pellegrinaggi al centro di vacanze all’insegna della spiritualità. E se un turista su 5 viaggia nel mondo per motivi di fede, per un totale di ben 330 milioni di presenze e un fatturato annuo di circa 18 miliardi di dollari, in Italia, ogni anno, si stima che il turismo religioso generi 3 milioni di turisti per un totale di 8,6 milioni di presenze (pernottamenti). Si tratta di dati rilevati in era pre covid, in base a una indagine condotta da Isnart (Istituto nazionale sulle ricerche turistiche) e Unioncamere del 2017. Oggi, a causa del grande calo di turisti stranieri per la pandemia non solo in Italia ma anche in Europa, i numeri sono ben diversi.
«Nonostante il fermo dei pellegrini che, a causa dell’impossibilità di spostarsi in gruppo viste le restrizioni, il numero delle recensioni social connesse alle esperienze dei cammini e gli eventi religiosi è stato, nel 2020, pari al 7% sul totale. Un dato che però a mio avviso è troppo basso vista l’importanza dell’Italia a livello mondiale per la cristianità, i movimenti monastici e l’enorme patrimonio culturale a questi collegato». E’ quanto riferisce all’Adnkronos il presidente dell’Isnart Roberto Di Vincenzo che osserva: «se vogliamo rilanciare l’Italia, su prodotti che potranno continuare a crescere, questi vanno valorizzati nella logica dei cammini, antesignani di un turismo lento e sostenibile».
Negli ultimi anni il peso del turismo religioso in Italia è oscillato tra l’1 e il 4% del totale delle presenze, ed è possibile anche tracciare un identikit del turista religioso, che per il 59% è italiano e per il 41% straniero: in genere, adulto, 45 anni di età media per gli italiani e 30 anni per gli stranieri, in leggera prevalenza di sesso maschile (51,2% uomini contro il 48,8% di donne). Il nostro Paese è meta tradizionale per eccellenza di turisti pellegrini grazie, in primis, a Città del Vaticano ed è uno dei pochissimi Paesi al mondo dove ogni territorio ospita almeno un grande
santuario, importante stimolo verso occasioni di visita tra cui la partecipazione ad eventi religiosi.
L’Osservatorio Isnart del 2019 rileva anche la spesa dei pellegrini nel nostro Paese: la componente straniera ha contribuito di più con i viaggi fai da te a fronte di spostamenti più costosi (148 euro rispetto a 77,9 euro degli italiani) mentre gli italiani hanno speso di più con i package tours (91,2 euro rispetto a 85,9 euro degli italiani). Più in generale, facendo una media giornaliera delle spese per mangiare, attività ricreative, culturali si scopre che gli
italiani spendono di più, 57 euro a persona contro i 53,8 euro degli stranieri.
E’ un segmento turistico che abbina il benessere dell’anima e quello, molto più laico, legato alla ricerca di aspetti culturali ma anche enogastronomici e ricreativi.
Ma dove vanno in prevalenza i turisti spirituali del XXI secolo in Italia? La basilica di San Pietro con 7 milioni di presenze è al top, seguita dalla basilica di S Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo con 6 milioni di presenze, poi la basilica di San Francesco ad Assisi e il santuario della Madonna di Loreto sono i luoghi dello spirto più frequentati. Ma nella top ten ci sono anche il santuario della Madonna del Rosario a Pompei, la basilica di S Antonio a Padova, il santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, il santuario della Madonna del Monte Berico a Vicenza, le basiliche di S Vitale e Sant’Apollinare a Ravenna e il santuario della madonna di San Luca a Bologna.
E’ sconfinata la lista dei luoghi di culto tra santuari, conventi, chiese e pievi che ogni anno attirano turisti in Italia anche per le loro bellezze artistiche. La via Francigena è uno di questi quale meta di pellegrinaggi dal lontano 990 dopo Cristo, quando il vescovo di Canterbury Sigerico compì e documentò il suo lungo viaggio per visitare la tomba dell’apostolo Pietro a Roma. Oggi la Via Francigena è frequentata soprattutto nell’ultimo tratto di percorso in territorio italiano.
Anche il Cammino Celeste è assai conosciuto, ed è al centro della devozione mariana: parte dalla Basilica Patriarcale di Santa Maria Assunta di Aquileia, sale per le colline del Collio e superando le Alpi Giulie arriva fino al Santuario del Monte Lussari.