Skip to main content

Lettera aperta di un malato (che non può vaccinarsi) al Presidente Draghi

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi
ANSA/Roberto Monaldo – POOL

Signor Presidente,

nella Sua ultima conferenza stampa Lei, nel nobile fine di promuovere la vaccinazione ad ogni costo, come Le suggeriscono i vari esperti interessati, oltre a Speranza e Figliuolo, ha avuto, a mio modesto parere, una caduta di stile che molti non si sarebbero aspettati. Lei ha detto testualmente, secondo quanto riferito dalla stampa, una cosa che mi ha colpito particolarmente: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente: non ti vaccini, ti ammali e muori. Oppure, fai morire: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore».

Si trattava chiaramente di una frase diretta contro i no-vax, ma Lei in quel momento non ha pensato ai tanti che, come me, soffrono di affezioni e necessitano di terapie che escludono la vaccinazione. Per coloro che stanno combattendo per evitare, nei limiti del possibile, la morte per altre cause, Lei ha affermato che comunque moriranno perché non sono vaccinati e non si vaccineranno. Io non sono scaramantico e non ho fatto gesti inequivoci, né impugnato corna per reagire al suo anatema, ma Le assicuro che non solo a me, ma a tante altre persone che si trovano nella mia situazione, la Sua affermazione è suonata sgradevole, inopportuna, offensiva, tanto da farmi dubitare della sua fama di salvatore della Patria in questo momento comunque assai difficile per il Paese.

Tanto più che, nella scia delle Sue dichiarazioni, si sono scatenati i pro-vax, da tempo schierati a favore della vaccinazione obbligatoria, e molti cosiddetti esperti e luminari hanno etichettato chi non si vaccina (ma anche chi non può vaccinarsi) «sorci, evasori fiscali». Ecco una selezione significativa delle loro dichiarazioni; sorci, ha detto il virologo Roberto Burioni, evasori fiscali, ha detto Abrignani del Cts. Per di più si è aggiunta l’onnipresente esperta (in tutti i talk show) Ilaria Capua, rientrata in Italia, solo temporaneamente, dalla dorata residenza americana, che ha proposto, osannata dai pro-vax, di istituire un ticket (1000 euro) per i non vaccinati che vengono ricoverati per Covid-19. La signora probabilmente non sa che le trattenute che lo Stato opera sugli stipendi (nel mio caso decine di migliaia di euro) vanno a finanziare anche il Servizio Sanitario Nazionale, per cui si arriverebbe all’assurdo che un soggetto non solo pagherebbe (come avviene finora) le prestazioni garantite a chi non versa un quattrino, ma al bisogno dovrebbe sborsare altri soldi per avere una prestazione salvavita.

Un’escalation fino a ieri impensabile e impregnata spesso di una violenza verbale a dir poco preoccupante. Senza che si siano levate dal governo voci che condannassero queste definizioni, passibili, alcune, forse, anche di denuncia. In effetti Codacons lo ha già fatto nei confronti di Burioni, che il giorno dopo ha pensato bene di innestare una precipitosa retromarcia.

Questa situazione, signor Presidente, in molte persone ha causato disagio, amarezza e repulsione nei confronti suoi e di chi si è schierato, con parole inqualificabili, al Suo fianco. Noi continueremo a seguire le indicazioni dei bravi medici che ci curano amorevolmente senza offese e auguri di morte, anzi vegliando che questo pericolo si allontani sempre più. Chi si trova in questa situazione avrebbe bisogno di incoraggiamento, sostegno e non di anatemi quali quelli usciti dalle bocche sua e dei suoi compagni d’avventura. Le auguriamo comunque buon lavoro e non cadiamo nella trappola di restituirLe pan per focaccia e di augurarLe la morte politica, come è successo a un suo illustre predecessore, il professor Mario Monti, dopo l’infausta esperienza del governo da lui definito SalvaItalia.

Con i più deferenti saluti un malato che sta seguendo una terapia anticancro


Ezzelino da Montepulico


Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741