Parigi, green pass: Corte Costituzionale dà il via libera, ma aumentano le proteste in piazza
PARIGI – Nonostante le numerose e partecipate proteste di piazza viste nelle ultime settimane, anche in Francia arriva il via libera definitivo al pass sanitario. L’attesissima decisione sulla misura fortemente voluta dal presidente francese Emmanuel Macron per contrastare il Coronavirus è arrivata dal Consiglio costituzionale di Parigi, l’equivalente francese della Corte costituzionale. A partire da lunedì 9 agosto il pass sarà dunque obbligatorio per accedere a una serie di luoghi aperti al pubblico, come bar, ristoranti e trasporti a lunga percorrenza. Secondo i nove giudici che hanno emesso la sentenza sul pass si tratta di uno strumento assolutamente «equilibrato», in sostanza di un giusto compromesso tra le libertà pubbliche e la protezione della salute. La stessa Corte ha invece bocciato la restrizione proposta relativa all’isolamento obbligatorio delle persone affette da Covid per un periodo di dieci giorni. I giudici hanno giudicato la misura come «Non necessaria» o comunque «Non proporzionata». Dai nove giudici è arrivata una sostanziale approvazione alla linea decisa dal governo francese, che hanno però messo in guardia sulle sanzioni possibili sul posto di lavoro. I giudici hanno infatti censurato, in base al principio del diritto al lavoro uguale per tutti, la possibilità di licenziare un dipendente con qualsiasi tipo di contratto che non dovesse possedere il pass.
Ma la misura non ha scoraggiato le proteste che ormai ogni sabato vedono centinaia di città francesi teatro di cortei e proteste contro Macron, spesso con incidenti e scontri con la polizia. Anche oggi a migliaia di persone marciano per protestare contro obbligo vaccinale e green pass. La manifestazione è controllata dalla polizia e per ora non ci sono stati incidenti, ma la situazione potrebbe degenerare per interventi di gruppuscoli organizzati.