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Scuola, green pass: dirigenti scolastici protestano, impossibile controllare tutti gli ingressi

Preparation of a classroom at the Istituto Comprensivo “Via delle Carine” school for resuming teaching in presence of students in Rome, Italy, 29 March 2021. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA – Presidi protestano per obbligo controlli green pass. «A distanza di soli dieci giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico tocca registrare, con amarezza e preoccupazione, che non sono stati adottati interventi che potrebbero
garantire la riapertura delle scuole in piena sicurezza e la sensazione è che si navighi al buio».

Lo afferma Paolino Marotta, presidente di Andis, Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici. In una missiva inviata al premier Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, i presidi chiedono al governo di adottare alcune misure urgente da intraprendere prima dell’inizio delle attività: ‘disciplinare il caricamento dei dati relativi a
vaccinazioni, immunizzazioni, esenzioni su piattaforma interistituzionale, da rendere accessibile alle segreterie scolastiche per il controllo del possesso della certificazione verde da parte del personale, alla stregua di quanto le scuole già fanno per il controllo delle vaccinazioni degli alunni’.

Il controllo del green pass per tutte le ore di funzionamento è impraticabile: non si può immaginare che il personale
delegato dal dirigente sia tutti i giorni agli ingressi e per diverse ore a controllare la certificazione di centinaia di docenti e Ata in coda per assumere servizio. Né si può pensare di gravare ulteriormente i Dirigenti Scolastici con problemi di privacy. Occorre estendere l’obbligo della certificazione verde al personale dei servizi educativi per l’infanzia e a tutto il personale delle imprese esterne che a vario titolo ha accesso ai locali scolastici; prorogare
l’organico Covid per l’intero anno scolastico. In ultimo, conclude la missiva, occorre un provvedimento straordinario e urgente che consenta l’assunzione di un dirigente scolastico per ciascuno dei posti attualmente vacanti e disponibili.
L’operazione non richiederebbe una procedura concorsuale, in quanto la legge consente di attingere dalla graduatoria dei vincitori di concorso che presenta una disponibilità di circa 500 idonei in attesa di nomina’


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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