Paralimpiadi di Tokio: due ori per l’Italia nel nuoto. Successi anche nel triathlon
TOKIO – L’Italia trionfa ancora a Tokio. Arjola Trimi ha vinto la medaglia d’oro nella gara dei 50 dorso S3 ai Giochi Paralimpici di Tokyo.
L’azzurra, con il tempo di 51″34, ha preceduto la britannica Ellie Challis (55″11); terza la russa Iuliia Shishova (57″03). Simone Barlaam ha vinto la medaglia d’oro nella gara dei 50 stile libero S9.
Il milanese ha stabilito il nuovo primato olimpico con il tempo 24″71. Barlaam ha preceduto, sul traguardo, rispettivamente Denis Tarasov, della RPC (24″99) e lo statunitense Jamal Hill (25″19).
Giulia Terzi ha ottenuto la medaglia d’argento nella gara dei 400 metri stile libero femminile S7. La milanese, con il tempo di 5’06″32, è stata battuta solo dalla statunitense McKenzie Coan, che si è imposta in 5’05″84. Bronzo all’altra statunitense Julia Gaffney, in 5’11″89.
Carlotta Gilli ha ottenuto la medaglia di bronzo nella gara dei 50 stile libero S13. L’azzurra ha chiuso la gara con il tempo di 27″07. La medaglia d’oro è stata vinta dalla brasiliana Maria Carolina Gomes Santiago, che ha chiuso la gara in 26″82. Argento alla russa Anna Krivshina (27″06).
Le soddisfazioni, per i colori azzurri, sono arrivate anche dal judo, dove Carolina Costa ha ottenuto la medaglia di bronzo nella categoria +70 kg. E’ un ippon a decidre la sfida tra la judoka siciliana e l’ucraina Anastasiia Harnyk (10-0).
Terza medaglia dal triathlon: a 50 anni Giovanni Achenza ha vinto il bronzo nella categoria ptwc. La gara è stata vinta dall’olandese Jetze Plat, che bissa il trionfo di cinque anni fa. Medaglia d’argento per l’austriaco Florian Brungraber. Pier Alberto Buccoliero al debutto paralimpico centra il nono posto.
«È stata una gara bellissima – commenta Achenza -. Sin dalla prima frazione mi sentivo pronto. Ho disputato un ottimo nuoto, un buon cambio e sono partito per la frazione di ciclismo. Anche in questa fase mi sentivo decisamente bene: sono stato in testa diversi chilometri; Plat è rientrato piuttosto tardi rispetto al solito e proprio questo aspetto mi ha fatto pensare che potesse essere davvero la giornata giusta. All’ingresso in T2 ho notato che Brungraber era lontano: ammetto che in quel frangente ho sognato l’argento. A metà nella terza frazione mi si è bagnato un guantino – racconta Achenza -: non avevo il giusto grip per la spinta e ho perso il ritmo, ma all’ultimo giro, anche grazie al supporto e al tifo caloroso di tutto lo staff azzurro, mi sono ripreso, volando sin sul traguardo per cogliere una stupenda medaglia di bronzo».