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G20 salute a Roma: Speranza, siamo guida mondiale per vaccinazioni

Ministro Speranza, foto dal sito del ministero della salute

ROMA – In vista del G20 della salute, che si apre a Roma, il ministro Speranza si pavoneggia e si loda, nonostante i risultati acquisiti in tema di contrasto al Covid-19, sotto la sua gestione, non siano proprio esaltanti. Il ministro oggi in Campidoglio presiederà il G20 dei ministri della Salute-

Ma il ministro delle chiusure e della vaccinazione obbligatoria afferma: «Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari e poi la Francia e numerosi altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta già determinata e certa, ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà’ attuato senza paura. Sulla vaccinazione obbligatoria, il passaggio dell’Ema renderebbe tutto più facile, ma i vaccini sono già sicuri e quindi si può fare anche senza, come è stato per il personale sanitario. Un governo ha sempre un margine di scelta. Il governo terrà conto del quadro epidemiologico e delle ospedalizzazioni, con particolare attenzione alle terapie intensive e al numero dei decessi, la cosa più drammatica. Questi dati si incroceranno con la percentuale di vaccinati. La scelta si farà in base a una somma di fattori, tra cui la forza della variante. Potremmo trovarci in difficolta anche con più del 90% di vaccinati, o al contrario non avere bisogno dell’obbligo pur senza raggiungere quella quota. Sto dicendo che i vaccini salvano la vita delle persone . In pandemia la coperta rischia di essere corta, o la tiriamo con forza dalla parte dei vaccini o dovremo immaginare nuove chiusure».

Aggiunge poi apoditticamente: «Se la difesa del diritto alla salute e la necessità di evitare nuove privazioni della libertà ci dovessero portare a questa soluzione, certo non ci spaventeremo e non ci fermeremo. La campagna vaccinale “sta andando benissimo. I ragazzi stanno dando una lezione a tutti, hanno capito meglio degli altri che il vaccino è uno strumento di libertà. Il Paese è in profonda sintonia con le scelte del governo».

Anche e soprattutto per Speranza vanaglorioso vale il vecchio detto: «Chi si loda s’imbroda».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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