Estar: procura chiede 3 rinvii a giudizio per acquisto ventilatori polmonari
FIRENZE – Nel marzo 2020, in piena pandemia, la regione Toscana – tramite la centrale per gli acquisti Estar – si procurò in affidamento diretto 200 ventilatori polmonari. Apparecchi pagati 7 milioni di euro con procedura d’urgenza, e poi non consegnati. Per quella vicenda nelle scorse settimane la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio del titolare della ditta fornitrice (la Assoservizi srl di Milano), Giovanni Mondelli, del direttore generale di Estar Monica Piovi e di un’altra funzionaria, Marta Bravi.
I reati ipotizzati a carico degli indagati sono, a vario titolo, quelli di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici e inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Inizio dell’udienza preliminare il 12 ottobre prossimo.
Esultano i rappresentanti di FdI: «Anche grazie alle denunce di Fratelli d’Italia oggi ci sono tre rinvii a giudizio per lo scandalo dei ventilatori polmonari. Siamo stati i primi a interessarci alla vicenda e a portare la questione in Consiglio regionale. Per scelte sciagurate come questa la sanità toscana è in panne a causa di un buco di bilancio di oltre 400milioni di euro. L’ex governatore Rossi e il Presidente Giani abbiano il coraggio di spiegare ai toscani perché si devono aspettare giorni in un pronto soccorso o mesi per una visita medica». Lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e Paolo Marcheschi, dirigente nazionale del partito di Giorgia Meloni ed ex consigliere regionale FdI.