Parigi: Corte Appello incontra difficoltà per estradizione ex terroristi italiani
PARIGI – La Corte di Appello di Parigi che oggi durante l’udienza sugli ex terroristi italiani ha chiesto all’Italia un supplemento di informazioni come richiesto dalla Difesa e dalla Procura «conferma la carenza nei dossier di estradizioni presentati dall’Italia».
Ad affermarlo all’Adnkronos è Irene Terrel, l’avvocata francese di sette dei dieci ex terroristi fermati in Francia. «La
Corte – spiega – ha chiesto tutto quello che avevo richiesto come ulteriori informazioni da fornire e sostanzialmente ha ripreso tutti gli argomenti che erano stati sostenuti dalla Difesa e dalla Procura».
Elementi questi che saranno poi all’esame dell’udienza fissata per il 12 gennaio. Ora l’Italia, come richiesto dalla Corte, ha tempo fino al 5 dicembre per fornire questo supplemento di informazioni.
Per quanto riguarda invece la decisione del giudice che ha respinto l’eccezione di costituzionalità che era stata sollevata dalla difesa, Terrel spiega che la decisione era sostanzialmente scontata.
«Ammettendo in precedenza l’intervento dell’avvocato che rappresenta lo Stato italiano era prevedibile che non si sarebbe ricreduto. Era una questione estremamente seria perché si tratta secondo noi di una violazione del principio del contraddittorio e sarebbe stato necessario un esame da parte del Consiglio costituzionale. Era una questione di procedura ma comunque si tratta di epifenomeno».
Insomma il tema è un altro ed è la procedura di estradizione. Intanto per mercoledì 6 ottobre è stata fissata l’udicenza per l’ex br Maurizio Di Marzio, che è stato arrestato a Parigi il 19 luglio scorso e per il quale secondo la difesa dovrebbe essere scattata la prescrizione lo scorso 10 maggio. «E’ una procedura irregolare quella avanzata dall’Italia. E anche per il dossier Bergamin». L’11 maggio scorso la Corte d’Assise di Milano aveva dichiarato l’estinzione della pena per prescrizione (si trattava dei 16 anni e 11 mesi che l’ex Pac avrebbe dovuto espiare per l’omicidio Santoro e altri reati) mentre il Tribunale di Sorveglianza di Milano, il 16 giugno, ha confermato la
‘delinquenza abituale’ di Luigi Bergamin, respingendo il ricorso del suo avvocato italiano, Giovanni Ceola e quindi mandando avanti la procedura di estradizione per l’ex militante dei Proletari armati Luca Bergamin
. Per Giorgio Pietrostefani, l’ex militante di Lotta Continua, «che non sta bene e che è stato nuovamente ricoverato ci sarà una udienza il 6 gennaio prossimo». Terrel è l’avvocata francese di sette dei dieci ex militanti fermati in Francia: l’ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, l’ex militante delle Brigate Rosse Roberta Cappelli, l’ex brigatista Marina Petrella, l’ex membro dell’organizzazione dei Nuclei armati, Narciso Manenti, dell’ex militante dei Proletari armati Luca Bergamin, l’ex Br Giovanni Alimonti e l’ex br Maurizio Di Marzio.