Fondazione Gimbe: in Italia ancora 8,3 milioni di non vaccinati. Terza dose solo al 6,6% della popolazione
ROMA -In Italia ci sono ancora 8,3 milioni di persone che non hanno ricevuto nemmeno un dose di vaccino contro il Sars-Cov-2 ma resta l’incognita sul reale numero di coloro che non lo hanno fatto perché hanno un’esenzione per motivi di salute. E’ quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Al 29 settembre (ore 6.14) il 76% della popolazione (45 milioni) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+590.166 rispetto alla settimana precedente) e il 71,3% (42,2 milioni) ha completato il ciclo (+913.805). In questa fase, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, è molto difficile giudicare l’entità dei progressi della campagna vaccinale, per l’ingiustificata indisponibilità pubblica sia dei dati delle prenotazioni, sia del numero di persone esonerate.
Copertura terza dose al 6,6%
Dal 14 al 29 settembre sono state somministrate 61.494 terze dosi su una platea di 931.678 soggetti aventi diritto, ovvero, in questa fase, le persone con problemi di sistema immunitario clinicamente rilevanti. Al momento il tasso di copertura a livello nazionale è del 6,6%, con rilevanti differenze regionali: dal 26,7% del Piemonte allo 0% della Valle D’Aosta.
«Ormai da 4 settimane consecutive continuano a scendere i nuovi casi settimanali: anche sul fronte dei contagi iniziano a intravedersi i risultati della campagna vaccinale, con oltre il 71% della popolazione che ha completato il ciclo, dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
Queste nel dettaglio le variazioni: -19,2% di nuovi casi (23.159 rispetto a 28.676), -9,6% le persone in isolamento domiciliare (94.995 rispetto a 105.060), -13,2% i ricoveri con sintomi (3.418 rispetto a 3.937) e -11% per le terapie intensive (459 rispetto a 516). Si registra inoltre un lieve calo dei decessi: 386 negli ultimi 7 giorni (di cui 46 riferiti a periodi precedenti), con una media di 55 al giorno rispetto ai 56 della settimana precedente.
Nella settimana 22-28 settembre 2021, rispetto alla precedente, solo in Emilia-Romagna e Valle d’Aosta crescono i casi attualmente positivi, e solo in quest’ultima si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. “Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari Gimbe – si conferma il calo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e dell’11% in terapia intensiva”. A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (6% in area medica e 5% in area critica), seppur con notevoli differenze regionali: per l’area medica si colloca sopra la soglia del 15% solo la Calabria (17%); per l’area critica nessuna Regione supera la soglia del 10%.
.